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A Reggio l’amministrazione comunale fa acqua da tutte le parti ma i rubinetti sono a secco. Gravissimo ciò che è avvenuto a Tremulini.
Dopo cinque giorni senz’acqua, finalmente stamattina la situazione sta tornando lentamente alla normalità nel quartiere Tremulini di Reggio.
A causa di un guasto alle pompe di smistamento dovuto ai recenti temporali, una delle zone più popolose della città è rimasta completamente a secco, con gravissimi disagi per migliaia di famiglie e soprattutto per anziani, bambini e diversamente abili.
Una situazione insostenibile, oggetto di innumerevoli segnalazioni agli uffici comunali competenti e alla II Circoscrizione, che è stata affrontata in maniera assolutamente approssimativa dalla Giunta di Palazzo San Giorgio: ai ritardi inammissibili nei lavori di ripristino delle condutture idriche va sommata l’insufficienza del servizio assicurato ai cittadini tramite le autobotti.
Un servizio a intermittenza che di fatto ha inficiato, per la scarsa quantità di acqua erogata, la funzionalità delle autoclavi di cui gran parte delle famiglie è stata costretta a dotarsi a proprie spese.
Succede anche questo nella “Città metropolitana della gioia”.
E dire che proprio Tremulini è il quartiere che ha dato i natali e dove sono cresciuti l’ex sindaco e attuale governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti e il suo sottosegretario Alberto Sarra; una delle storiche roccaforti delle destra reggina, che anche alle scorse comunali e alle recenti regionali ha preso percentuali bulgare. Crediamo sia giunta l’ora che i cittadini comincino a chiedere conto del loro voto, in una città dove l’amministrazione pubblica fa acqua da tutte le parti eppure i rubinetti sono a secco.
Omar Minniti,
consigliere provinciale Prc
Demetrio Delfino,
consigliere comunale Prc
Andrea Logiudice,
consigliere Prc alla II Circoscrizione
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