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Minima Moralia art al suo terzo appuntamento presenta la mostra bipersonale di Rosanna Nicoletti e Tranquilla Stradolini che verrà inaugurata venerdì 22 aprile alle ore 18.00 presso il locale H224 di Reggio Calabria. Il percorso pittorico delle due artiste reggine prende le mosse dall’assunto hegeliano in base al quale tesi e antitesi conducono alla sintesi e quindi alla verità rappresentata dagli opposti a confronto e senza i quali la realtà sarebbe parziale, faziosa.
La sintesi, dunque, come fine ultimo di un percorso che voglia promuoversi come mezzo per la conoscenza.
Rosanna Nicoletti, raffinata artista, dal tratto meditato, utilizza il segno per sperimentare un insieme dalla forte componente immateriale. Vi è un’ansia sottile che avvicina particelle di memoria e le cataloga secondo un disegno casuale di grande effetto rivelatore. L’ambiguità del senso crea periodi lunghi, aperti. Oltre lo spazio disponibile c’è la sensazione che il dialogo tra gli elementi continui al di là del visibile.
Tranquilla Stradolini, artista materica, destruttura le forme, il taglio diventa sinuoso, si sovrappone, cerca spazi, frantuma l’unità eppure la evoca reimpaginandola. Così la natura prende forma da elementi distrutti in bilico tra il materiale come mezzo e l’ideale come fine. C’è una memoria che distrugge e una memoria che costruisce in un continuum di sorprendente efficacia visiva.
Frammenti che si ricompongono in un’unità fluttuante, in un processo catartico di liberazione come nel romanzo Il crollo che Tranquilla Stradolini, nome d’arte dell’artista Angela Zumbo, ha appena pubblicato con Città del Sole Edizioni, e che sarà presentato nel corso della serata. Una scrittura metallica dalla grande forza narrativa, un breve romanzo in cui la protagonista si racconta, nel tentativo di esorcizzare la propria incapacità di andare oltre.
Il suo crollo è la metafora di una società che mostra la propria fragilità quando non riesce a elaborare il lutto, a superare l’imperfezione imposta dal caso. Emerge quindi la perdita di coerenza con la realtà che spinge ad agire in modo incontrollato. Un raro parallelismo tra arte narrativa e arte pittorica che hanno trovato una felice “sintesi” proprio nell’opera della reggina Stradolini.
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