Reggio Calabria, massacrano connazionale, 4 rumeni arrestati per tentato omicidio

polizia a san sperato

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Nell’ambito  dell’attività di prevenzione e controllo del territorio disposta dal Questore di Reggio Calabria, Dott. Carmelo Casabona, intensificata nel corrente periodo estivo con servizi specifici volti a garantire una maggiore presenza su strada delle FF.OO., nella decorsa notte personale dell’U.P.G.S.P. diretto dal V.Q.A. Dott. Giuseppe Pizzonia e dal Commissario Capo Dott. Giuseppe Giliberti, ha tratto in arresto quattro individui di nazionalità rumena responsabili del reato di tentato omicidio ai danni di un connazionale.

Questi i fatti: alle ore 01:30 circa, a seguito di una telefonata al “113”  segnalante  una donna che invocava aiuto in zona S. Sperato, due  equipaggi si portavano  immediatamente sul posto constatando la presenza di un uomo riverso sull’asfalto,  con   un’evidente ferita nella zona toracica (verosimilmente causata da un’arma da taglio) e copiosa perdita di sangue.

Gli agenti, dopo aver prestato i primi soccorsi ed avvertito i sanitari del Servizio “118”,  raccoglievano  le  prime notizie utili all’identificazione degli autori del grave fatto delittuoso,  apprendendo dalla figlia della vittima, L.J. cl. 96,  che gli aggressori,  armati di  coltelli e spranghe in ferro,  dopo aver colpito ripetutamente il padre (poi identificato per LACATUS Romanut cl. 77) si erano repentinamente  allontanati a piedi attraverso una strada secondaria.

Le ricerche, avviate nell’immediatezza, davano gli esiti sperati  tant’è che,  poco distante dal luogo dell’intervento, gli agenti  intercettavano e bloccavano  tre giovani  in procinto di far perdere le proprie tracce, di cui uno ferito al padiglione auricolare sinistro.

Sebbene la situazione fosse già di per sé evidente,  gli stessi venivano riconosciuti con certezza dalla predetta L.J.  come gli autori della feroce aggressione al congiunto. Nel medesimo contesto, si apprendeva peraltro che  un quarto aggressore si era rifugiato all’interno della propria abitazione sita poco distante, dove veniva effettivamente rintracciato e bloccato.

Lo stesso recava ancora  su di sé  le tracce tangibili della sua partecipazione all’aggressione: sull’avambraccio destro, infatti, erano ben evidenti alcune macchie di sangue. Venivano così neutralizzati tutti i partecipanti all’aggressione, poi identificati per: BICHINET Stefan, cl. 93 (incensurato); DAVID Daniel Marian cl. 89 (con precedenti penali per furto e detenzione di armi clandestine); HURJUI Sorin cl. 90 (incensurato); LUNGU Lucian Iuonuz (incensurato), tutti di nazionalità rumena.   Recuperate altresì alcune delle  vere e proprie armi  utilizzate nella circostanza, segnatamente  un tubo in ferro di circa un metro e mezzo ed un coltello,  quest’ultimo ancora sporco di sangue.

Ricostruita anche la dinamica di quanto accaduto, che ha un prologo nella tarda serata di ieri,  alle  ore 22:00 circa,  allorquando  la vittima e i suoi aggressori avevano avuto un’accesa discussione per non meglio precisate ragioni nei pressi del bar  “ZANZIBAR”  di questa Piazza Carmine.

Il LACATUS, a causa delle ferite riportate,  è stato ricoverato presso il reparto di chirurgia toracica degli OO.RR. in prognosi riservata, e sottoposto a intervento chirurgico d’urgenza a seguito di: “VASTA FERITA DA TAGLIO INTERESSANTE LA REGIONE ANTERIORE SUPERIORE DEL TORACE, DALL’ASCELLARE ANTERIORE DX ALL’ASCELLARE ANTERIORE SX, SI APPROFONDISCE FINO AI PIANI COSTALI E MUSCOLARE”.

I quattro aggressori sono stati dichiarati in arresto per il reato di tentato omicidio e posti a disposizione dell’A.G., nella persona del Sost. Procuratore dr. Miceli.

Si tratta di soggetti già da qualche anno sul territorio nazionale.

Tutti hanno riferito di essere impiegati  saltuariamente in qualità di muratori.

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Author: Cristina

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