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Tutta l’illuminazione pubblica ubicata nelle strade sottostanti il Corso Garibaldi, esattamente tutte le vie comprese da Piazza Duomo sino alla Stazione Centrale, a Reggio Calabria restano continuamente accese giorno e notte.
E’ quanto afferma il Presidente di Liberi di Ricominciare, Paolo Ferrara.
“Credevo si trattasse del solito metodo utilizzato dagli addetti alla manutenzione per verificare quale lampione avesse bisogno di assistenza, invece i giorni passavano ed i contatori dell’energia elettrica del Comune di Reggio Calabria continuavano ininterrottamente a girare sempre più velocemente”.
Fin quando qualche giorno addietro, dopo la segnalazione di un cittadino, lo staff di “Liberi di Ricominciare” si è subito attivato per capire quale fosse la causa di questo “eccesso” di servizio.
E’ stato infatti scoperto che le prime e invane segnalazioni fatte registrare al Comando di Polizia Municipale ed agli uffici competenti, da parte di molteplici cittadini, risalgono addirittura a novembre del 2013 e da allora nessuno è intervenuto.
La giustificazione degli addetti ai lavori è agghiacciante, se non addirittura da denuncia: “La luce resta accesa perché da quando la Multiservizi non è attiva nessuno sa dove si trova l’interruttore per spegnere la luce”.
Paolo Ferrara afferma: “Ma ci rendiamo conto, una città che dovrebbe essere pronta a diventare metropolitana ancora si dimostra talmente inefficiente da non riuscire neppure a spegnere la luce!! Questo è un grave segnale che dimostra ulteriormente la mediocrità dell’intero apparato amministrativo, gestito da oltre un anno da una triade di incompetenti.
Sono convinto che i Commissari non si siano resi ancora conto di “governare” una città di circa 200mila abitanti. Queste problematiche non si verificano neppure a chi presiede una semplice associazione di quartiere!!!
Dinanzi ad una così eclatante evidenza la domanda nasce spontanea: ma se non riescono a risolvere queste elementari problematiche, come si può pensare che siano in grado di interpretare ed applicare leggi complesse che regolano la tariffazione di un tributo come la TARES?
Una steccata anche agli agenti della Polizia Municipale (perfettamente a conoscenza del caso): anziché pensare di adoperarsi a risolvere questo gravissimo caso che evidenzia oltre alla notevole incapacità amministrativa anche un grande danno economico all’amministrazione, di domenica mattina e in modo del tutto anomalo, decidono di multare ingiustamente poveri cittadini già vittime di pagare per ciò che non hanno mai commesso e per servizi – in difetto e/o in eccesso – che non hanno mai usufruito.
Spero che i Commissari, sempre se riescono a trovare un po’ di tempo, si attivano immediatamente a risolvere questo increscioso caso economicamente dannoso per la città e per l’intera popolazione.
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