Reggio Calabria, la Provincia al Salone del Gusto di Torino

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di Francesco Iriti

La Provincia con le sue rinomate aziende,  per sei giorni, dal prossimo 21 al 25 di ottobre,  parteciperà al Salone del Gusto di Torino.

Quindi anche i prodotti calabresi saranno in esposizione e protagonisti della famosa kermesse gastronomica che, giunta all’ottava edizione, non solo metterà in risalto le prelibatezze delle varie regioni d’Italia ma sarà anche un’importante vetrina per le aziende produttrici.

 Le dieci aziende , selezionate dall’ente provinciale, proporranno alcuni dei migliori prodotti agroalimentari della nostra terra.

 Questa mattina nella sala Biblioteca di Palazzo Foti, il presidente della Provincia Giuseppe Morabito e  il responsabile della locale Condotta Slow Food Michelangelo D’Ambrosio si sono cosi pronunciati: “La Provincia prosegue quel percorso di valorizzazione delle risorse locali e territoriali – esordisce il presidente Morabito – Grazie all’impegno e alla dedizione dell’assessorato alle Attività produttive retto dall’assessore Antonio Scali, i prodotti calabresi e, soprattutto, i nostri produttori potranno partecipare ad un evento nazionale confrontandosi con le altre aziende e in particolar modo, faranno conoscere le inestimabili ricchezze della nostra regione”.

 Insieme a “Terra Madre”, con la quale costituisce oramai due parti inscindibili e interconnesse che dialogano fittamente tra di loro, il “Salone del Gusto” è forse l’unico luogo al mondo dove contadini e artigiani, il mondo della cultura accademica e i cuochi, grandi cultori dell’enogastronomia e “semplici” neofiti si possono incontrare, dando vita a scambi e amicizie.

 “È il luogo dove si realizza una fitta rete di relazioni nel nome di un cibo sostenibile, che sappia ancora trasmettere gioia, e a cui sia restituito il suo pieno valore – aggiunge il responsabile D’Ambrosio – Il Salone del Gusto non è solo una manifestazione espositiva ma un evento educativo, perché permette di imparare, conoscere, confrontare e informarsi, e tutto questo si realizza nel nome di un diritto al piacere molto responsabile e pienamente condiviso”.

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