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E’ tornata a riunirsi, giovedì 19 settembre, l’assemblea degli operatori commerciali all’ingrosso di prodotti ortofrutticoli di Reggio Calabria. Al centro del dibattito, nel corso del quale è stato espresso vivo compiacimento sia per la solidarietà ricevuta dalle istituzioni locali che dagli operatori commerciali al dettaglio e dai grandi produttori agricoli, l’esigenza prioritaria ed inderogabile di uscire, ad ogni costo, dalla posizione di occupanti abusivi degli spazi mercatali di via Mortara e dalla irregolare conduzione delle attività commerciali.
La storia è nota: a seguito della rescissione contrattuale in danno dell’ATI LAFATRE-COFOR srl il Responsabile unico del procedimento, con nota del 15.02.2011, indicava le opere indispensabili al completamento funzionale del Centro Alimentare e delle aree e dei servizi annessi nonché l’esigenza di una generale attualizzazione tecnico-economica del progetto prevedendo una spesa di euro 2.940.000,00 che rientrava tra le somme utilizzabili ricomprese nel quadro economico del progetto originario.
Successivamente, la nuova amministrazione riteneva di dovere modificare le modalità di intervento ritenendo di più rapida soluzione l’affidamento diretto di alcune delle opere indicate dal RUP. Nel maggio del 2012 l’amministrazione ha avviato le procedure negoziate, assumendo l’estrema urgenza di esecuzione delle opere al fine di rendere funzionale il centro agroalimentare.
Sono trascorsi oltre sedici mesi dalla dichiarata somma urgenza per l’aggiudicazione dei parziali ed insufficienti lavori di completamento della galleria di commercializzazione ed oggi le condizioni sono decisamente peggiori in confronto a novembre 2011. Tale situazione è dovuta all’avvio di opere ritenute insufficenti: collegamento fognario al depuratore Asi senza però firmare ancora la necessaria convenzione; parziali interventi sull’impianto di illuminazione interna ai box senza procedere alla realizzazione della cabina elettrica Enel e senza intervenire sull’impianto dell’illuminazione esterna; mancato completato del ponte di collegamento sul Valanidi 1 ed il relativo collaudo; mancato avvio dei lavori di copertura della tettoia della galleria di commercializzazione; non sono stati eseguiti i lavori di pavimentazione esterna.
A tutto ciò si aggiunge la convenzione tra la Presidenza del consiglio dei Ministri ed il Comune di Reggio Calabria n. 365 del 14.02.96 orami abbondantemente scaduta. Occorre, dunque, stipularne una nuova sulla base di precise scelte da parte dell’amministrazione Comunale a cui spetta decidere cosa fare delle opere che erano previste nel Progetto integrato.
Una situazione irreale che prende atto anche della determina n. 2157 del 13 settembre con la quale viene revocata agli operatori l’assegnazione dei magazzini presso il mercato ortofrutticolo di via Aspromonte ai sensi dell’art. 31 del regolamento di mercato perché inattivi, rilevando che gli stessi magazzini erano già nella piena disponibilità dell’Amministrazione che su questo presupposto ha già avviato un appalto prevedendo il cambio di destinazione a parcheggio e verde pubblico.
La situazione del mercato ortofrutticolo di Reggio Calabria richiede un’azione risolutoria, pertanto sarebbe utile che, previo accertamento della disponibilità delle risorse economiche necessarie ed attraverso procedure di somma urgenza ed in tempi prestabiliti sulla base di un cronoprogramma, venga reso agibile lo spazio di commercializzazione con i lavori di pavimentazione esterna, copertura galleria, impianto fognario, costruzione cabina elettrica per illuminazione interna ed esterna, recinzione della struttura. E’ necessario inoltre, procedere alla redazione di un nuovo progetto per attualizzare il vecchio Progetto Integrato ed in questo contesto stralciare la parte riguardante il centro agroalimentare che deve essere ripensato e calibrato alle esigenze delle politiche del settore agricolo della nostra provincia, della loro commercializzazione all’interno di un centro agroalimentare di terza generazione per il quale è indispensabile una piattaforma logistica che funga da attrattore degli interessi dei grossi produttori e della grande distribuzione.
Di pari passo sarà fondamentale procedere alla costituzione di una società di gestione pubblico-privata sulla base di un piano industriale riguardante spazi ed attività previste; insediare, con urgenza, il tavolo di concertazione tra Comune, Regione, Provincia, Camera di Commercio e rappresentanti degli operatori per concordare una adeguata strategia per il perseguimento degli obiettivi sopra indicati e quelli contenuti nel protocollo d’intesa del dicembre 2010.
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