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Si terrà a Reggio Calabria, il 28 giugno 2013 a partire dalle ore 08.30, presso il Palazzo Storico della Provincia in P.zza Italia, l’incontro dibattito sul gioco d’azzardo patologico – “La posta in gioco” – promosso dal Centro Reggino di Solidarietà.
Interverranno, tra gli altri, il Presidente del Conagga (Coordinamento Nazionale Gruppi per Giocatori d’Azzardo), il giornalista di LIBERA Nazionale e autore del Dossier Azzardopoli Daniele Poto, il Presidente della FICT (Federazione Italiana Comunità Terapeutiche) Don Mimmo Battaglia, la Dr.ssa Caterina De Stefano Direttore del Dipartimento per le Dipendenze di Reggio Calabria. Nei prossimi giorni sarà disponibile il programma definitivo.
Il Cereso ormai dal 2009 promuove un’attività strutturata di studio e analisi del fenomeno del gioco d’azzardo patologico, nonché un servizio di accoglienza, cura e accompagnamento dei soggetti che presentano forme diverse di dipendenza correlate al gioco ed in generale alle new addiction.
L’evento del 28 giugno è promosso in collaborazione con la Caritas di Reggio Calabria, all’interno del progetto “Ma la vita non è un colpo di fortuna“, sarà moderato dal giornalista Stefano Perri di Strill.it, media partner dell’evento, aperto dai saluti istituzionali della Provincia e del Comune di Reggio Calabria ed introdotto dal Presidente del Cereso, Don Piero Catalano.
Si cercherà di approfondire la dimensione del gioco d’azzardo e le drammatiche ricadute sociali che produce sulle famiglie. Si partirà dall’analisi del fenomeno su scala nazionale, illustrandone numeri e statistiche, e dalle connessioni sempre più profonde che esistono tra gioco e criminalità organizzata.
I relatori offriranno spunti di riflessione sulla dimensione patologica del fenomeno, l’azzardopatia, e sui possibili percorsi di prevenzione e cura. L’incontro si chiuderà con un dibattito e con la raccolte di tutte quelle proposte e buone pratiche che il territorio è chiamato ad attivare per prevenire e arginare un dramma che colpisce ormai, anche a Reggio Calabria, una persona su quattro: il gioco d’azzardo patologico.
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