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Mercoledì 28 luglio si sono incontrate a Reggio Calabria le delegazioni dell’Api e dell’Udc per confrontarsi sulla situazione politica provinciale e comunale.
Per l’Api erano presenti il coordinatore provinciale Sergio Laganà, Giuseppe Cozzucoli, Antonello Luccisano e Alberta Di Domenico. La delegazione dell’Udc era composta dal capogruppo alla Regione Pasquale Tripodi, da Paolo Mallamaci segretario provinciale del Partito, da Franco Candia e Mario Versaci.
L’appuntamento, già programmato da tempo, è servito per analizzare il particolare momento politico che sta attraversando la città capoluogo di provincia, anche alla luce delle dimissioni presentate dal sindaco Raffa, che hanno palesato in modo evidente le lacerazioni all’interno del PDL.
Questo quadro, accomunato alle annose difficoltà che attraversa il Pd nella nostra regione, spinge le forze moderate a lavorare ancora più alacremente nella direzione di costituire un terzo polo con l’obiettivo di garantire stabilità e buon governo alle amministrazioni pubbliche. D’altra parte, anche gli ultimi sviluppi del quadro politico nazionale dimostrano che l’attuale modello di bipolarismo è definitivamente fallito.
Piena convergenza si è registrata da parte delle due delegazioni sulla necessità di avviare subito un’azione politica comune tra i due partiti, stipulando un patto federativo che costituisca nella città dello Stretto un laboratorio che possa essere preso a modello da altre realtà territoriali.
Si tratta dell’avvio di un vero percorso federativo tra Api e Udc, ben più di un semplice patto di consultazione. I due partiti si impegnano a lavorare per avviare la costituzione di un sistema di alleanze in grado di aggregare altri partiti e movimenti, politicamente omogenei e funzionali alla creazione di un grande polo moderato di centro.
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