Reggio Calabria, inaugurata Mostra storico-postale “Yuri Gagarin, uno sguardo dallo spazio”

inaugurazione mostra poste

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Il 12 aprile 1961 rappresenta una delle date più importanti della storia del XX secolo. Quel giorno, dalle steppe del Kazakistan, il razzo russo Semyorka viene lanciato alla volta dello spazio, fuori dall’atmosfera terrestre. All’interno, nella piccola capsula Vostok, è alloggiato il pilota Jurij Gagaring, il primo uomo a viaggiare nel cosmo.

Dieci minuti dopo il decollo, la capsula si stacca con successo dal razzo e prosegue la sua corsa in orbita a 300 chilometri dalla Terra, sperimentando per la prima volta l’assenza di gravità. In 108 minuti, la navicella di Gagarin, compie un intero giro intorno al nostro pianeta, raggiungendo i 27.000 km l’ora, per rientrare sulla Terra con successo, atterrando in un campo della Russia, vicino alla città di Takhtarova.

Si apre così la gloriosa epoca dell’esplorazione dello Spazio che porta, nel luglio del 1969, il primo uomo sulla Luna, l’astronauta statunitense Neil Armstrong.

L’affascinante storia del primo volo spaziale e dell’esplorazione del cosmo, è raccontata dalla mostra storico-postale “Jurij Gagarin, uno sguardo dallo spazio”, aperta stamattina nel Palazzo delle Poste di via Miraglia. La mostra, realizzata in collaborazione con il Planetario Provinciale, l’Associazione Anassilaos Giovani, e i collezionisti reggini Carmelo Covani e Giusy Novità, propone foto, documenti, e una serie di copertine d’epoca della “Domenica del Corriere”, che accompagnano il visitatore alla scoperta di cinquanta anni di storia, in cui le scoperte della scienza aeronautica, dell’astronautica, e il progresso tecnologico ed industriale, hanno consentito all’umanità di esplorare l’ignoto e l’infinito oltre la terra.

Nel corso dell’inaugurazione, è stato anche presentato il francobollo celebrativo, dedicato al 50° anniversario del primo volo umano nello spazio, che raffigura Jurij Gagarin e la navicella Vostok 1. Tre milioni e seicentomila esemplari, realizzati in cinque colori, su bozzetto di Giustina Milite. Un ulteriore omaggio ad una impresa che ha contribuito a cambiare il mondo.

Le  foto di Angelo Meduri e Massimo Russo, del Planetario, aprono lo sguardo sul sole, la luna, le comete, la via lattea, le nebulose, i pianeti, in un viaggio alla ricerca della bellezza e del  mistero che ci circonda. Le copertine delle “Domeniche del Corriere” riportano alla mente di chi c’era, e fanno scoprire ai più giovani, le storie umane, scientifiche, ma anche politiche, che hanno accompagnato la “corsa allo spazio”. Era quella l’epoca della “guerra fredda”, e  per le due superpotenze (Stati Uniti e Unione Sovietica) la conquista dello spazio rappresentava oltre che una sfida tecnologica anche una necessità politico-ideologica e militare.

Il successo del cosmonauta russo fu ovviamente sfruttato dalla propaganda sovietica, tanto che la ricorrenza del 12 aprile fu dichiarata festa nazionale, la “Giornata della Cosmonautica”, e fece passare in secondo piano l’analoga missione che lo statunitense Alan Shepard compì pochi giorni dopo, il 5 maggio, a bordo della navicella Freedom. Gagarin, diventa un mito vivente, ma muore tragicamente, sette anni dopo, in un misterioso incidente aereo. L’esposizione, comprende anche i francobolli dedicati allo spazio emessi nel corso di questi anni e le foto, con autografo, di molti astronauti.

All’inaugurazione erano presenti la responsabile della Filiale, Carolina Picciocchi; per il Planetario,  Angela Misiano, Giovanni Palalmara e Rosario Borrello; per l’Anassilaos, Tito Tropea e Stefano Iorfida.

L’esposizione sarà aperta al pubblico dal 18 al 27 aprile, con orario 8 / 18.30, dal lunedì al venerdì, e fino alle 12.30 il sabato.

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Author: Cristina

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