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«Nei diritti di ognuno, il futuro di un’intera comunità». Sabato 13 sul corso Garibaldi dalle 9.30 si alzerà il grido di allarme del terzo settore che vuole portare in primo piano lo stato di gravissima crisi in cui versa l’intero mondo del sociale e dei servizi alla persona. Un grido che vuole ampliarsi nei contenuti che lo sostengono e nelle anime che lo vivono e che in poco tempo ha visto l’adesione di tantissimi organismi sociali non soltanto della provincia reggina, ma anche dalle altre parti della Calabria a dimostrazione che la situazione è alquanto difficile e problematica. L’incontro si inquadra nel welfare intero che sta implodendo, mettendo in discussione il riconoscimento stesso dei diritti fondamentali. I ritardi nei pagamenti e nel continuo abbattimento di risorse non fa altro che creare ulteriori problemi ad un settore che rischia di scomparire nel “silenzio” della politica.
«L’invito è rivolto a tutti gli uomini e le donne, alla gente comune, ai lavoratori che ogni giorno si spendono sempre e comunque – dichiarano gli organizzatori – una vita dignitosa a ciascuno, alle cooperative ed alle associazione che ancora credono nella costruzione di un futuro migliore». Sulla vicenda sono intervenuti anche Mario Alberti, presidente del forum del terzo settore, e Francesca Laganà, presidente della consulta delle politiche sociali di Melito Porto Salvo.
«Finalmente l’area laica e quella cattolica decidono in materia unitaria di scendere in campo. L’incontro è nato perchè vogliamo far prendere coscienza al cittadino che questi tagli indiscriminati sia nell’ambito sociale che sanitario avranno delle importanti ripercussioni nella vita dei cittadini. – ha dichiarato Francesca Laganà – Tagli dei servizi significa portare alla perdita di posti di lavori ed alla scomparsa di alcuni servizi. Vogliamo dignità per gli utenti e gli operatori rendendo tutti partecipi che nonostante tutti questi problemi presenti, ancora oggi i servizi vengono resi al meglio tra mille difficoltà».
Mario Alberti ha affermato che «fare rete fa parte del bagaglio di ogni operatore sociale. Bisogna sottolineare che c’è un abbassamento drastico del concepimento dei diritti. Il terzo settore grecanico, con almeno 70 associazioni sul territorio in ambito sociale, non viene utilizzato ad esempio dalle amministrazioni comunali contrariamente a quanto previsto dalle normative. Non è concepito che si afferma – ha aggiunto Alberti – che non ci sono soldi. Non va bene che a pagare per i forti siano i deboli».
All’incontro del 13 novembre hanno aderito al momento oltre 110 associazioni del terzo settore provinciale. Per aderire alla manifestazione basterà inviare una mail a diritti sociali.14novembre@gmail.com oppure attraverso face book: http://www.facebook.com/event.php?eid=160205930686279
Un dato molto importante riguarderà il fatto che il corteo, che avrà inizio da Piazza De Nava, per concludersi di fronte al Teatro “Cilea” «non prevederà assolutamente una passerella per nessuno politico che – hanno aggiunto gli organizzatori – non potrà intervenire in alcun modo. E’ un incontro per i cittadini».
L’obiettivo, dopo l’incontro in piazza, sarà quello di «iniziare a lavorare tutti insieme per programmare un futuro per il terzo settore».
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