Reggio Calabria, il Terzo settore incontra il Prefetto

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Così come preannunciato il Coordinamento degli Enti del Terzo Settore di Reggio Calabria, giovedì 5 maggio prossimo alle ore 10.30, incontrerà S.E. il Prefetto di Reggio Calabria, al quale verrà rappresentata la gravissima situazione in cui si trovano i servizi gestiti dalle diverse organizzazioni sul territorio comunale.

Reggio Calabria, il lavoro sociale e le “fragilità” del territorio si misurano oggi con una crisi di risorse economiche senza precedenti. Una crisi che sta producendo nelle organizzazioni, tra gli operatori, in tutti coloro che sono impegnati nel sociale e soprattutto tra le migliaia di persone che afferiscono ai nostri servizi, un senso di profondo smarrimento. Siamo immersi in un processo di costante e inarrestabile sottrazione di diritti.

L’implosione con la conseguente chiusura di servizi storici della città non è più una drammatica eventualità ma l’inevitabile conseguenza del protrarsi di ritardi insostenibili nell’erogazione delle spettanze agli enti gestori.

L’unica certezza che oggi abbiamo è che i fondi per le politiche sociali, già di per sé insufficienti, sono stati puntualmente distratti per altre esigenze, senza essere in alcun modo ripristinati.

La battaglia che ormai da tempo conduciamo ha a cuore esclusivamente la piena esigibilità dei diritti di cittadinanza per tutti, senza differenza di classe, senza diversità di opportunità, senza limitazioni legate alle condizioni di povertà o fragilità. Lo ribadiamo con forza: le politiche sociali non possono essere considerate opzionali o meramente residuali.

Per tale motivo, prima di affrontare lo spettro della chiusura, le organizzazioni aderenti al coordinamento hanno deciso, responsabilmente, di rivolgersi al Prefetto della città, ultimo baluardo e garanzia di fronte ad una emergenza sociale senza precedenti.

Al Prefetto verrà illustrata la gravità della situazione e verranno esposte le richieste che il Coordinamento ha rivolto al Comune di Reggio Calabria:

1) il rispetto degli impegni assunti, ed in particolare del protocollo di intesa sottoscritto lo scorso 5 agosto, determinando con estrema urgenza il rientro nel debito verso le organizzazioni del terzo settore della città.

2)  il ripristino dei fondi per le politiche sociali che nel corso degli anni passati sono stati distratti ed utilizzati per fare fronte ad altre esigenze, ripristino che dovrà avvenire attraverso denaro “restituito” dai capitoli di spesa per i quali è stato indebitamente utilizzato.

3) la garanzia che il denaro destinato ai servizi sociali, in particolare quello proveniente da rimesse regionali e ministeriali, venga vincolato ed immediatamente rimesso agli enti beneficiari, senza continuare con le indebite distrazioni verso altri capitoli di spesa.

4) tempi certi e ragionevoli nella erogazione delle spettanze future, che consentano, attraverso una corretta programmazione, di uscire dal precariato strutturale dei servizi sociali e degli stessi operatori che vi lavorano.

Giovedì 5 maggio alle ore 10.30 una delegazione del Coordinamento incontrerà il Prefetto. Durante l’incontro, fuori dalla Prefettura in Piazza Italia, i rappresentanti delle organizzazioni si ritroveranno per lanciare ancora una volta un appello disperato perché è ancora possibile un futuro per il lavoro sociale, perché la tutela dei diritti e della dignità di ogni cittadino rappresentano la misura della civiltà di una città .

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Author: Maria Cristina Condello

Maria Cristina Condello ha conseguito la laurea Magistrale in "Informazione, Editoria e Giornalismo" presso L'Università degli Studi Roma Tre. Nel 2015 ha conseguito il Master di Secondo Livello in "Sviluppo Applicazioni Web, Mobile e Social Media". Dal 2016 è Direttore Responsabile della testata giornalistica ntacalabria.it

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