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Si notifica quanto deliberato dal Senato Accademico straordinario nella seduta del 24 novembre.
Nel Senato Accademico, convocato in via straordinaria a seguito delle recenti indagini della Magistratura, il Rettore ha comunicato di avere acquisito, nella giornata di ieri, dall’Autorità inquirente i relativi documenti. Il Senato Accademico esprime piena fiducia nel lavoro di contrasto alla ‘ndrangheta svolto incisivamente da parte della Magistratura, richiamando che su questo tema la Mediterranea, già da tempo, ha fondato uno dei capisaldi della propria missione istituzionale, come evidenziato dal “Piano Strategico d’Ateneo 2009-2013” e dalle numerose iniziative realizzate sui rapporti inscindibili tra legalità, formazione e sviluppo.
Sulla base dell’esame dei documenti acquisiti, il Rettore ha proposto l’adozione di misure urgenti per garantire e vigilare affinché i comportamenti dell’intera comunità accademica continuino ad ispirarsi a principi di trasparenza e legalità. Il Senato Accademico, nell’auspicare che i fatti denunciati si confermino casi isolati, ritiene necessario predisporre una accurata indagine interna, che sveli, e all’occorrenza documenti esaurientemente, comportamenti lesivi della dignità dell’Istituzione universitaria. Comportamenti che compromettono il lavoro, costante e proficuo, della stragrande maggioranza dei docenti, del personale tecnico amministrativo e degli studenti. Nello stesso tempo, il Senato Accademico conferma la massima fiducia nell’alto senso etico e professionale della comunità del nostro Ateneo. Invita, pertanto, tutti i suoi componenti a rispettare scrupolosamente le norme etiche proprie del mondo universitario, evitando atteggiamenti, anche solo equivoci ed opachi, che possano ledere il prestigio della Mediterranea e incrinarne la credibilità.
Il Senato Accademico, inoltre, diffida quanti intendano strumentalizzare l’attuale circostanza per denigrare e svilire, in maniera generalizzata, l’impegno di tutte le componenti (studenti, personale tecnico amministrativo e docenti) della Facoltà di Architettura e dell’Ateneo nel suo insieme.
Considerato che l’inchiesta giudiziaria riguarda docenti, personale tecnico amministrativo e studenti, il Senato Accademico ha deciso una serie articolata di misure, delegando il Rettore alle seguenti iniziative:
1. Costituzione di una Commissione di inchiesta, che svolga attività istruttoria e di verifica delle situazioni oggetto di indagine, ove anche non si configurino reati penali, ma comportamenti e comunque atteggiamenti contrari ai generali obblighi deontologici dei pubblici dipendenti.
2. Immediato avvio di procedimenti disciplinari nei confronti dei docenti e del personale tecnico amministrativo attualmente sotto indagine.
3. Immediato avvio di procedimenti disciplinari per gli studenti coinvolti, anche in seguito a verifica da parte della Commissione d’inchiesta dei singoli esami oggetto di indagine e delle loro carriere didattiche; verifica da estendersi anche ad altri campioni significativi di carriere didattiche.
4. Integrazione delle regole deontologiche, già vigenti per i pubblici dipendenti, con riferimenti espliciti alla situazione malavitosa di contesto. 5. Verifica delle modalità di reclutamento e delle attività dei collaboratori dei corsi didattici e dei cultori delle materie.
6. Invito al Comitato dei Presidi di Facoltà a predisporre ogni azione possibile atta a vigilare ulteriormente, anche attraverso l’implementazione degli strumenti informatici di verbalizzazione elettronica, sull’insieme delle procedure relative a: costituzione delle commissioni d’esame, risultati degli stessi, carriere didattiche, controllo e tenuta dei relativi documenti.
7. Accoglimento dell’invito dei rappresentanti degli studenti in seno agli Organi di Governo, per organizzare una grande iniziativa d’Ateneo che coinvolga la società reggina, le scuole e le nuove generazioni affinché sia data “certezza che all’interno delle nostre aule regna l’onestà e la rettitudine”.
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