Reggio Calabria, il PdCI sul pignoramento dell’Hotel Miramare

pdci

Questo post é stato letto 22310 volte!

pdci
pdci

La strabiliante notizia relativa al pignoramento dell’Hotel Miramare, la splendida struttura liberty dei primi del ‘900, fino ad oggi di proprietà del Comune di Reggio, evidenzia in maniera cruda e drammatica la realtà di un enorme disastro economico e di una colossale voragine finanziaria provocati dagli anni della giunta Scopelliti e dal PDL, ai danni delle casse comunale e di tutti i reggini.

A questo punto non ci sono più scuse, alibi o puerili tentativi di nascondere la lampante verità che abbiamo più volte ribadito: il Comune di Reggio è in totale dissesto economico.

Quando, infatti, si arriva a subire la terribile umiliazione del pignoramento di uno degli ultimi “gioielli di famiglia”, vale a dire il glorioso e stupendo Hotel Miramare, significa che la situazione è senza via di ritorno.

Il pignoramento dell’Hotel Miramare rappresenta, quindi, l’ultimo atto di una serie di vicende che hanno evidenziato lo stato comatoso delle casse comunali. Rispetto a tutto ciò, il sindaco Arena e la sua giunta non hanno sentito il dovere morale di procedere ad affrontare con chiarezza la situazione, a partire dalla tanto auspicata operazione-Verità che avrebbe permesso alla città di conoscere a quanti centinaia di milioni di euro ammontano i debiti del Comune.

Al contrario il PDL e i suoi satelliti hanno sempre negato l’evidenza e, anzi, si sono contraddistinti per offendere e dileggiare tutti coloro i quali hanno denunciato, con giusta ragione, il sostanziale default del Comune di Reggio.

Che faranno adesso?

Arriveranno a dire che il pignoramento dell’Hotel Miramare è un fatto positivo e benefico per la città? Ormai non ci stupisce più nulla, niente e nessuno.

Una cosa è certa: Reggio è come il Titanic, si trova, senza via d’uscita, in mezzo ad un’enorme tempesta che, nei fatti, può rappresentare la disfatta definitiva della città e degli attoniti reggini.

Questo post é stato letto 22310 volte!

Author: Cristina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *