Reggio Calabria, il PdCI sul gruppo regionale “Progetto Democratico”

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Abbiamo appreso dalla stampa che è stato costituito un nuovo gruppo al Consiglio Regionale denominato “Progetto Democratico”.

Esso risulta composto dai consiglieri regionali Ferdinando Aiello, già transfuga della Federazione della Sinistra, Vincenzo Ciconte, ex  Autonomia e Diritti e Nino De Gaetano, il nuovo girovago della politica calabrese.

E’ evidente che si scrive Progetto Democratico mentre, senza troppi fronzoli o particolari sforzi di fantasia, si legge PD….

Quindi, nel breve volgere di qualche giorno, il consigliere De Gaetano, dopo avere lasciato Rifondazione Comunista, molla il Gruppo Misto e, con una nuova piroetta, abbandona Progetto Sinistra, la neonata associazione presentata pubblicamente la scorsa settimana, e sceglie un fantomatico, quanto estremamente redditizio, Progetto Democratico.

Si potrebbe tranquillamente affermare: cosa non si fa per il vile denaro.

E’ noto che la costituzione di un nuovo gruppo regionale viene effettuata non per nobili ragioni  politiche, ma bensì per interessi più concreti e materiali, visto che un gruppo regionale riceve un ingente contributo finanziario che in questa legislatura è stato triplicato rispetto al passato.

Ammontano, infatti, a decine e decine di migliaia di euro i soldi che De Gaetano e gli altri due consiglieri riceveranno mensilmente dal Consiglio regionale calabrese, in barba ai contribuenti calabresi e alla faccia dei tagli dei costi della politica, con un enorme ed ingiustificato sperpero di denaro pubblico.

Come avevamo abbondantemente previsto, la parola Sinistra scompare definitivamente dalla traiettoria e dalla collocazione politica di De Gaetano.

I numerosi saltimbanchi della politica calabrese ormai hanno gettato la maschera: personaggi trasformisti ed opportunisti che intendono e praticano la politica e le istituzioni come un mezzo finalizzato all’esclusivo raggiungimento di prebende e privilegi personali.

Si tratta, con tutta evidenza, di tutto l’opposto di quanto il PdCI e la Federazione della Sinistra portano avanti attraverso i sacrifici, la passione e l’impegno di dirigenti e militanti.

Un grande ed entusiasmante sforzo quotidiano, assolutamente volontario e totalmente disinteressato, finalizzato esclusivamente a ridare voce e speranza alle istanze del vastissimo popolo della Sinistra calabrese e italiana che assiste inerme e nauseato allo squallido spettacolo offerto dai tanti trasformisti e voltagabbana della politica di cui, anche, la Calabria è satura. Basti pensare che in poco più di un anno sono già una decina i consiglieri regionali che hanno cambiato casacca.

A conferma di una degenerazione della politica che risulta disgustosa per i cittadini, senza valori e idealità.

In un paese normale sarebbero state normali  le dimissioni di consiglieri come Aiello e De Gaetano che hanno tradito il mandato elettorale e rinnegato la fiducia di 41.520 elettori calabresi che avevano votato per la lista della Federazione della Sinistra e che oggi non sono più rappresentati nel Consiglio Regionale della Calabria.

Ma sappiamo che tutto ciò non avverrà visti i personaggi e i comportamenti così discutibili e censurabili che hanno assunto.

Noi cercheremo per la nostra parte di colmare il vuoto istituzionale che si è creato con la nostra iniziativa politica, lavorando con i compagni di Rifondazione Comunista per un rilancio della Federazione della Sinistra al fine di garantire una presenza politica sul territorio a tutti quelli che guardano a sinistra e vogliono continuare a battersi per la legalità, la giustizia sociale, l’uguaglianza, la solidarietà  e la trasformazione sociale.

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Author: Cristina

3 thoughts on “Reggio Calabria, il PdCI sul gruppo regionale “Progetto Democratico”

  1. Devono rinforzare le truppe del “padrone” di Cosenza, che nel PD ora rischia di essere “commissariato”.

  2. E la Federazione della Sinistra, dal suo canto, potrebbe cominciare a chiedere scusa a quei 41.520 elettori calabresi che avevano dato fiducia alle sue proposte davvero poco lungimiranti.

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