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L’inchiesta della Procura della Repubblica sulla gestione dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Reggio Calabria e gli arresti clamorosi che sono stati effettuati confermano quanto da tempo andiamo denunciando sulla gravissima situazione di illegalità, di malaffare e di corruzione in cui versano tutti i settori del comune.
Non è certo un caso quanto è venuto alla luce sulla conduzione delle pratiche urbanistiche poiché rappresenta un chiaro esempio inquietante e negativo di quello che viene chiamato modello Reggio.
In questo vicenda c’è però un’aggravante che coinvolge direttamente la gestione politica del Comune con Scopelliti prima e con Raffa dopo.
Infatti, la cattiva gestione dell’urbanistica comunale era stata denunciata con forza alcuni anni fa dall’allora Consigliere Comunale Nuccio Barillà nella sua qualità di Presidente della Commissione consiliare che si occupò di esaminare la situazione urbanistica cittadina.
La relazione conclusiva della Commissione ci consegnò un rapporto di grande valore e significato sulla realtà cittadina segnata da decenni di abusi e speculazioni che hanno saccheggiato il territorio. Inoltre, la relazione dettava specifiche ed organiche indicazioni e direttive mirate ad una riorganizzazione e riassetto del settore Urbanistica del Comune, per garantire legalità e trasparenza alle procedure e per tagliare le unghie agli interessi privati e particolari che in questo settore sono forti e consistenti.
La relazione Barillà, apprezzata a parole da tutti, rimase però lettera morta e non ci fu alcuna iniziativa seria e concreta per dare seguito ai lavori della Commissione d’inchiesta consiliare. Scopelliti prima e Raffa dopo si sono ben guardati dall’affrontare un problema che si è via via aggravato fino a diventare cancrena.
Ovviamente nelle inadempienze degli amministratori comunali del centrodestra non c’è solo negligenza o incapacità, ma c’è soprattutto connivenza e complicità con una gestione degli uffici nella quale regnavano il malaffare, l’illegalità e l’abuso, cioè un sistema di potere corrotto e degradato elevato a metodo di governo della città.
Se siamo arrivati a questo punto e se l’Ufficio Urbanistica del Comune di Reggio Calabria è stato piegato agli interessi illeciti e illegali di una cricca di funzionari, impiegati e professionisti, ciò è il frutto del totale fallimento delle amministrazioni comunali di centrodestra che hanno avallato comportamenti e procedure al di fuori della legge e della regolarità.
In tal senso, nell’esprimere apprezzamento e fiducia nel lavoro svolto dalla magistratura, chiediamo che si vada fino in fondo individuando e colpendo tutti i responsabili politici ed amministrativi di questa gravissima situazione.
Infine, auspichiamo che adesso, finalmente, il neo sindaco Arena faccia quello che i suoi predecessori non hanno voluto e saputo fare. Noi ne dubitiamo fortemente, anche se davvero, per il bene della città, vorremmo essere smentiti.
Sarebbe un bel segnale riprendere in mano la relazione Barillà e cominciare ad assumere subito provvedimenti di pulizia e di moralizzazione in un comune che in questi anni è diventato un vero e proprio verminaio all’insegna della degenerazione e del malaffare.
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