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Il governo Berlusconi, come sempre, continua nella politica del doppio binario, alimentando speranze e illusioni che sono destinate a trasformarsi in una nuova disgregazione sociale.
Ciò è quello che sta avvenendo, in particolare, nella scuola italiana e calabrese dove da una parte il governo ha annunciato un piano di assunzioni di 65.000 precari che sembra una chiara operazione propagandistica ed elettoralistica e dall’altro si accinge a far licenziare circa 30.000 lavoratori ex LSU (1.500 solo in Calabria) che da oltre 10 anni sono impegnati nei lavori di pulizia delle scuole italiane.
In sostanza il governo Berlusconi ancora una volta dice di voler fare una cosa (l’assunzione dei precari) ma si comporta esattamente nel modo contrario, minacciando di mettere sulla strada dal prossimo 30 giugno i lavoratori ex LSU non rinnovando gli appalti delle pulizie alle società che gestiscono il servizio.
Si tratta di un governo che lascia decine di migliaia di lavoratori e le loro famiglie con il fiato sospeso in attesa di conoscere notizie sul loro effettivo destino e che in tal modo calpesta la dignità delle persone.
Per quanto ci riguarda come PdCI diciamo chiaramente che non ci interessa garantire gli utili delle società private interessate né è accettabile il ricatto di chi sostiene che il lavoro si può mantenere solo se i servizi di pulizia rimangono esternalizzati.
Abbiamo visto in questi anni quanto sono aumentati i costi a favore delle società private, mentre i lavoratori percepiscono a malapena 700/800 euro al mese.
L’unica vera soluzione che proponiamo è quella di inserire i lavoratori ex LSU a tempo indeterminato nell’organico scolastico, eliminando l’esternalizzazione del servizio. Ciò potrebbe consentire di ridurre del 40% le spese ed i costi oggi sostenuti, di cui buona parte finisce negli utili delle imprese private, assicurando nel contempo ai lavoratori ex LSU stabilizzati a tempo indeterminato nella scuola di poter avere un trattamento economico certamente migliore di quello che in atto percepiscono.
Proponiamo, quindi, di spendere molto meno per il servizio di pulizia, di avere un servizio più efficiente e di stabilizzare nell’organico della scuola i lavoratori ex LSU che potrebbero ottenere perfino un miglioramento delle loro condizioni. In sostanza si potrebbe avere un forte risparmio economico e nel contempo potrebbero migliorare le condizioni dei lavoratori.
Se ci sono proposte migliori siamo pronti ad ascoltarle e a sostenerle. Quello che ci preme e ci sta a cuore è il futuro dei lavoratori e per loro siamo intenzionati a batterci fino in fondo, supportando pienamente le loro iniziative e quelle delle loro organizzazioni sindacali.
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