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Esprimiamo, pubblicamente, vivo compiacimento per la saggia decisione adottata dai Commissari Straordinari del Comune di Reggio, il prefetto Panìco insieme ai dottori Castaldo e Piazza, di rescindere l’oneroso contratto di locazione di Villa Zerbi; questa delibera, infatti, produrrà un cospicuo risparmio pari a circa 300.000 euro annuali relativi al canone d’affitto, ai quali si deve aggiungere un altro fiume di denaro relativo alla manutenzione della medesima Villa.
La scelta della locazione di Villa Zerbi fu assunta, guarda caso, dalla fallimentare amministrazione comunale guidata da Giuseppe Scopelliti.
L’ “operazione-Villa Zerbi” rappresenta, infatti, uno degli infiniti prodotti del famigerato “modello-Reggio” coniato da Scopelliti: un vergognoso sistema di potere che ha distrutto e raso al suolo la città e ha provocato una bancarotta di centinaia e centinaia di milioni di euro delle casse comunali.
Pertanto, la decisione dei Commissari trova il nostro pieno e formale sostegno.
Contestualmente, poniamo, alla coscienza della città e dei reggini, un banale e semplicissimo interrogativo: era necessario che arrivassero i Commissari per considerare e valutare non sostenibile la spesa che il Comune faceva per la locazione di Villa Zerbi?
Siamo persuasi che, con un minimo di buona coscienza, chiunque avrebbe assunto questa decisione e, sicuramente, non avrebbe mai firmato un contratto di locazione così esoso e oneroso.
Fra l’altro, come molti ricorderanno, numerosi settori cittadini proposero, onde evitare l’enorme spesa della locazione di Villa Zerbi, di trasformare l’Hotel Miramare, di proprietà del Comune di Reggio e in completo abbandono da molti anni, in una moderna Casa della Cultura nonché sede di mostre e location di manifestazioni.
Sarebbe bastato utilizzare solo una parte dei soldi sprecati per l’affitto e la manutenzione di Villa Zerbi destinandoli a favore dell’Hotel Miramare, di proprietà comunale, per recuperare un edificio simbolo e per metterlo al servizio delle iniziative culturali e sociali della città.
Purtroppo, la totale arroganza di Scopelliti non ha consentito che ci fosse un benché minimo confronto e, al contrario, ha provocato, per troppi anni, una spesa enorme e insostenibile per le esangui casse comunali di Reggio prosciugate dalla pessima gestione amministrativa dell’ultimo decennio.
Anche da questa vicenda emerge, macroscopicamente, l’urgente necessità di fare pagare personalmente tutti quei soggetti che, in questi anni, hanno depredato le casse comunali attraverso una gestione indecente che ha causato il default del Comune di Reggio.
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