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Il sindaco Arena e la sua giunta, anche sulla vicenda riguardante l’enorme debito del comune nei confronti dei librai e degli agenti editoriali, dimostrano di non avere alcun minimo senso del pudore: vere e proprie facce di bronzo totalmente distanti dai reali bisogni di Reggio e dei reggini.
E’, quindi, opportuno evidenziare che i veri nemici della città sono, visti i fatti, gli amministratori del centrodestra che hanno provocato il totale default del comune.
Infatti, siamo, quasi, giunti al suono della campanella del nuovo anno scolastico e le famiglie reggine per esclusiva e colpevole responsabilità della fallimentare amministrazione comunale di Reggio Calabria sono costrette, unico caso in Italia, a comprare tutti i libri scolastici destinati agli studenti di ogni ordine e grado: dalle elementari o primarie, alle secondarie di primo e secondo grado o medie inferiori e superiori. Un pesante salasso che sta falcidiando i già magri bilanci di tutte le famiglie degli studenti e scolari reggini.
A Reggio, per colpa della giunta Arena, è stato, incredibilmente, sovvertito e non viene garantito il diritto allo studio, un diritto sacrosanto sancito dalla Costituzione della Repubblica Italiana (art. 34).
Come noto, infatti, il comune di Reggio è esposto, nei confronti dei librai e degli agenti editoriali, con uno spaventoso debito di quasi 1 milione di euro. Una voragine finanziaria relativa alle forniture dei libri delle cedole comunali per le scuole elementari e dei buoni libri per le scuole superiori, addirittura, dello scorso anno scolastico.
La giunta Arena, nonostante un dettagliato protocollo d’intesa siglato nel lontano settembre2011, hatotalmente disatteso gli impegni assunti concernenti il pagamento delle fatture. Un comportamento che ha procurato, fra l’altro, serissimi problemi per la sopravvivenza dell’attività di molti librai, i quali, in numero consistente, anche dopo decenni di lavoro, sono stati costretti a chiudere.
Pertanto, il vergognoso comportamento dell’amministrazione comunale ha causato la decisione assunta dai librai di fare pagare i testi scolastici per il nuovo anno scolastico.
Una scelta sofferta e determinata, bisogna ribadirlo, dalla giunta Arena che sta provocando la giustificata protesta e indignazione, nei confronti dell’amministrazione comunale, da parte dei reggini che sono costretti a pagare il “corredo” dei libri scolastici.
Una situazione assurda che non trova termine di raffronto e similitudine in nessun comune italiano. Tutti i comuni, anche quelli che vivono situazioni di grave difficoltà economica, non hanno minimamente messo in discussione il diritto allo studio: solo a Reggio Calabria succede anche questo. Una situazione assurda e inconcepibile che, nonostante le fortissime proteste di queste settimane, ha l’aggravante dell’assoluto colpevole menefreghismo dell’amministrazione comunale.
Si tratta dell’ennesima dimostrazione, concreta e incontrovertibile, del totale fallimento del vergognoso “modello-Reggio”.
Un sistema di potere che ha letteralmente raso al suolo la città e che, finalmente, è giunto al capolinea: una fine triste e ingloriosa che, però, ricadrà paurosamente sulle spalle e sul futuro degli incolpevoli e attoniti reggini.
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