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Venerdì prossimo i lavoratori delle OMECA di Reggio Calabria si recheranno a Roma per manifestare contro la decisione di possibile chiusura della fabbrica di Reggio Calabria.
Da tempo circola, con sempre più insistenza la voce della possibile prossima chiusura delle OMECA.
Le voci oggi acquistano maggiore consistenza, vista la difficoltà che attraversa FINMECCANICA ed è quindi molto realistico ipotizzare che ANSALDO-BREDA, lasci dopo decenni Reggio Calabria.
Per noi, questa sarebbe una scelta scellerata ed assolutamente da scongiurare, come abbiamo detto in tante occasioni. Le OMECA rappresentano un pezzo di storia della città; costituiscono il più importante avamposto industriale reggino.
Tanti lavoratori hanno contribuito a costruire a Reggio vagoni e treni, metropolitane all’avanguardia e per questo hanno portato il buon nome della città in giro per il mondo.
No, non possiamo e non vogliamo perciò rassegnarci a perdere le OMECA. E quindi ci dobbiamo opporre strenuamente invitando la dirigenza di Ansaldo-Breda a rivedere le posizioni, sapendo però che se ciò dovesse avvenire, dovrebbe esserci già pronto un piano di investimenti sostitutivo, con pari garanzie e con uguale prospettiva dell’attuale assetto di gestione dell’impianto. Riteniamo, infatti, che la fabbrica OMECA, le sue maestranze, debbano continuare a realizzare materiale ferroviario come hanno sempre fatto e come sanno bene fare.
Ci opporremo, altrettanto fermamente ad ogni tentativo di speculazione che nel corso della storia della fabbrica si è più volte ripetuto, ma che sempre ha trovato ostacolo insormontabile nei lavoratori, nei sindacati di categoria e nel nostro partito.
Per questo abbiamo dato la nostra adesione allo sciopero e per questo siamo con i lavoratori in lotta.
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