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Il terzo settore di Reggio Calabria ha deciso di non lasciarsi morire in silenzio. Con queste parole i rappresentanti del coordinamento delle cooperative sociali e le realtà del terzo settore hanno iniziato stamani una conferenza stampa all’aperto davanti l’ingresso del comune di Reggio Calabria per denunciare lo stato di crisi in cui versano oltre 300 operatori sociali che vantano mediamente 6/8 mensilità di stipendio e oltre 1500 utenti che rischiano di trovarsi senza un servizio da qui a poco tempo.
A sostegno delle richieste legittime avanzate dagli operatori e dai rappresentanti del terzo settore di Reggio Calabria alla conferenza stampa hanno voluto essere presenti, in rappresentanza del PdCI, Massimo Gallo, responsabile organizzativo, e Pasquale Neri, responsabile politiche sociali.
La situazione è ormai insostenibile, ha affermato Massimo Gallo. Fanno bene i rappresentanti e gli operatori del terzo settore ad alzare la voce ed ad annunciare ulteriori azioni di lotta e di protesta. E’ chiaro che tale situazione è frutto delle politiche dissennate di bilancio e dalla lontananza che il centrodestra ha storicamente verso i più deboli. La dimostrazione di ciò, continua Gallo, è data anche dalle ultime scelte effettuate dal governatore Scopelliti che ha ridotto drasticamente i fondi per le politiche sociali con i guasti che tale provvedimento porterà.
Stiamo parlando, sostiene Pasquale Neri, di un credito vantato dagli organismi del terzo settore che ormai si avvicina ad un milione e 500 mila euro e che, se non verrà saldato al più presto dall’amministrazione comunale di Reggio Calabria, porterà alla chiusura di numerosi servizi essenziali alle fasce più deboli e metterà sulla strada circa 300 famiglie degli operatori che comunque, al momento, vivono un estremo disagio.
Per quanto ci riguarda, come Comunisti Italiani, conclude il responsabile delle politiche sociali Pasquale Neri, sosterremo le battaglie che saranno intraprese in difesa dei posti di lavoro e del diritto all’assistenza da parte degli utenti.
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