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Il volgare e offensivo recentissimo comunicato del Coordinamento cittadino del PDL, dietro la cui sigla vi è la oggettiva responsabilità politica del coordinatore, tale Daniele Romeo, il quale, come noto, svolge il ruolo di segretario particolare del Presidente della Regione Scopelliti, incarico lautamente pagato con i soldi della collettività, evidenzia macroscopicamente la totale mancanza di argomenti di natura politica e amministrativa in merito alle legittime e fondate questioni che abbiamo espresso e che sono drammaticamente sotto gli occhi di tutti i reggini.
Come un disco rotto ilPDL, seguendo la ormai logora e desueta strategia inventata da Scopelliti, non risponde alle nostre precise, puntuali e inequivocabili denunce e, in maniera ridicola, ingiuria e offende le persone serie, tentando, quindi, di sviare l’attenzione dai veri problemi. Ma, cosa possono dire?
Infatti, nonostante la confusione e il tentativo di negare l’evidenza dei gravissimi fatti, non possono fare altro che tacere rispetto alle specifiche questioni concrete. Del resto cosa possono obiettare rispetto ai “vergognosi prodotti” del luccicante “Modello Reggio”, vale a dire: un buco (parziale) di 170 milioni di euro nelle casse comunali, le pesantissime infiltrazioni della ‘ndrangheta nella Multiservizi, gli arresti per mafia degli esponenti delPDL, le intercettazioni tra un assessore in carica e un boss della ‘ndrangheta, la presenza nella giunta comunale di razzisti e antisemiti (vedi l’assessore Tuccio), il degrado complessivo della città che è arretrata in tutti i campi e, come ciliegina sulla torta, l’onta della presenza della Commissione d’Accesso Antimafia voluta dal Ministro dell’Interno.
Per un attimo abbiamo pensato che gli esponenti del PDL avessero finalmente deciso di prendere atto della gravità della situazione cittadina, riconoscendo, con onestà intellettuale, l’oggettivo fallimento del decennio di amministrazioni di centrodestra, guidate dal ras Scopelliti e poi da Raffa e Arena.
Ma è stata un’illusione, subito cancellata dal più assordante silenzio di chi forse pensa che, così facendo, riuscirà ancora una volta a gabbare i reggini. Ed allora siamo in presenza di un silenzio colpevole, mascherato da ingiurie e tentativi di intimidazione nei confronti di chiunque provi a disturbare il manovratore. Del resto l’ordine del giorno approvato nell’ultimo Consiglio Comunale evidenzia, senza ulteriori commenti, la bizzarra considerazione che, questi personaggi hanno dei valori costituzionali, della democrazia e del confronto civile.
L’apoteosi del comunicato diffuso dalPDLè stata raggiunta dalle frasi riguardanti sedicenti opinioni sulla storia. Si, proprio così, sulla storia. Ebbene, senza particolare sforzo, non crediamo opportuno neanche ascoltare, offenderemmo la nostra intelligenza, lezioni di storia dagli amici di partito dell’assessore Tuccio. Un personaggio che, soltanto qualche settimana fa, ha utilizzato il termine “EBREO” come una clava per offendere e dileggiare il prossimo. Su quest’episodio è ancora assordante il silenzio delPDLreggino (silenzio-assenso?) che non ha sentito il dovere etico, morale e politico di sconfessare pubblicamente Tuccio e le sue vergognose frasi.
Pertanto, proprio per essere ulteriormente concreti lanciamo una proposta al PDL: sindaco, giunta e consiglieri comunali si dimettano e se ne vadano immediatamente a casa per il bene di Reggio e dei reggini.
Poiché siamo convinti che la proposta non verrà accolta siamo, allo stesso tempo, persuasi che lo sfratto da Palazzo S. Giorgio degli attuali psudo-amministratori, nemici di Reggio e dei reggini, è solamente rinviato di qualche tempo.
Crediamo, infatti, che, visti i fatti incontrovertibili accaduti, la Commissione d’Accesso non potrà fare altro che proporre lo scioglimento del Consiglio Comunale e, finalmente, “liberare” Reggio Calabria.
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