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La manovra del governo Monti rappresenta un’inaccettabile macelleria sociale.
Un massacro da bloccare e fermare poichè rischia di provocare pesanti ripercussioni sulle fasce più deboli che, da sempre, ingiustamente, pagano, in maniera solitaria, prezzi enormi per il risanamento dello Stato.
E’ una manovra tanto iniqua quanto inefficace.
Infatti, non si può affrontare la crisi devastando il welfare, impoverendo il ceto medio, affamando i ceti più deboli e abbandonando il Mezzogiorno. Tutto ciò, peraltro, con la conseguenza di alimentare una pericolosa e perversa spirale recessiva che aggraverà ancora di più la drammatica situazione economia e sociale.
La manovra economica del governo dei banchieri guidato da Monti e Passera ha trasferito sui pensionati, sui lavoratori dipendenti e su ampi settori sociali composti da famiglie già in serie difficoltà economiche, tutto il costo e il peso di una crisi che parte da lontano e che ha avuto come indiscussa protagonista negativa e causa principale la grande finanza internazionale: il mondo della speculazione finanziaria e delle grandi multinazionali che vogliono arricchirsi sulla pelle dei deboli e degli indifesi.
Pertanto, la saggia decisione assunta, finalmente in modo unitario, da CGIL-CISL-UIL riguardo la proclamazione dello sciopero del prossimo Lunedì 12 dicembre trova il totale consenso e la piena adesione dei Comunisti Italiani della Calabria. Una prima indispensabile risposta contro scelte ingiuste e sbagliate.
Bisogna, quindi, cambiare profondamente la manovra del governo Monti, il novello Robin Hood alla rovescia che ruba ai poveri per dare ai ricchi e alle banche.
Una manovra che rappresenta la fine definitiva per la possibilità di un minimo turn-over nel mondo del lavoro. La contro-riforma delle pensioni di Monti e della ministro Fornero è una vera e propria vergogna indigeribile e inaccettabile poiché i lavoratori saranno costretti a morire sul posto di lavoro, mentre i giovani non entreranno mai nell’agognato mondo del lavoro. L’Italia sarà, sempre più, una gerontocrazia.
Fare cassa aumentando le imposte, tassando le prime case, elevando l’accise sui carburanti, senza, fra l’altro, alcuna salvaguardia per le classi sociali economicamente più deboli, sono tutte scelte ingiuste e anti-popolari.
Al contrario, Monti e la sua brigata non hanno toccato minimamente i grandi patrimoni e le grandi speculazioni: per i ricchi e gli evasori nessun aumento e nessuna patrimoniale. Insomma, per i ricchi la pacchia e la festa continuano.
Il governo Monti è, in maniera spregiudicata, il governo delle banche: si vuole lottare l’evasione costringendo i pensionati da 500 euro mensili ad accendere obbligatoriamente il conto corrente bancario per potere riscuotere la pensione da fame. Tutto ciò, è una vera e propria offesa e uno sgarro morale.
Pertanto, noi Comunisti respingiamo questa manovra e lotteremo in prima linea insieme CGIL-CISL e UIL per cambiarla radicalmente.
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che devo dire ,hanno già detto tutto e tutti aggiungo l’amore per la terra di calabria dove sono nato alle falde aspromontane joniche e per il resto dico che abbiamo un governo porci e porche peggio della piovra.