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Riceviamo dal Gruppo Famiglie Affidatarie di Reggio Calabria e pubblichiamo una lettera indirizzata al sindaco Arena:
Egr. Signor Sindaco,
in relazione all’ennesimo ritardo nell’erogazione del rimborso spese per l’Affido, spettante per legge (vedi linee guida della Regione Calabria), il Gruppo delle Famiglie Affidatarie di Reggio Calabria (circa 90 famiglie, per un centinaio di minori accolti), pur essendo consapevoli del Suo recente insediamento, intende mettere in evidenza alcuni punti:
- L’affidamento familiare è un “lavoro sociale” riconosciuto dalla legge 184/83 e successive modifiche, e non va considerato pertanto come una qualsiasi altra forma di assistenzialismo, in quanto garantisce al minore un ambiente adeguato in cui poter soddisfare le proprie esigenze affettive ed educative.
- L’affido familiare, pur se reca in sé soddisfazioni di ordine etico e morale, è un impegno gravoso e “delicato” e andrebbe, pertanto, facilitato da ogni persona fisica e giuridica, ancor più dall’Ente che lo propone ( in questo caso il Comune di Reggio Calabria).
- Il rimborso spese viene stanziato dalla Regione Calabria come fondo finalizzato e non dal Comune che fa solo da tramite, ed essendo finalizzato non può essere utilizzabile per altri capitoli di spese. Tale rimborso, di norma a cadenza semestrale, non viene erogato dal Comune da circa un anno.
- Il dover “mendicare” puntualmente un diritto spettante, confligge con il dovuto riconoscimento del valore sociale del nostro impegno, creando disagio alle famiglie affidatarie, in contrasto peraltro con l’intento della Regione Calabria di promuovere e sensibilizzare l’Istituto dell’Affido, utilizzando la testimonianza delle stesse.
- Si fa presente anche che, in un incontro avvenuto nell’autunno del 2009 con l’allora Sindaco Scopelliti, le famiglie affidatarie venivano riconosciute come soggetti ad alto impegno sociale e “degne” di priorità assoluta nella liquidazione dei mandati, cosa che purtroppo si è avverata solo quella volta.
Il Gruppo delle Famiglie Affidatarie auspica che, quanto sopra esposto, sia tenuto in debita considerazione dalla S. V. in qualità di Primo Cittadino e detentore della delega alle Politiche Sociali e si attivi al reperimento dei fondi necessari per risanare il pregresso, ferma restando la nostra disponibilità ad un incontro per dare continuità al rapporto di collaborazione preesistente.
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