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Di seguito quanto illustrato durante la conferenza stampa di oggi dal Coordinamento del Terzo Settore:
Le organizzazioni aderenti al Coordinamento degli Enti del Terzo Settore, che gestiscono servizi per conto del Comune di Reggio Calabria, continuano a soffrire una gravissima crisi legata agli insostenibili ritardi con i quali vengono erogate le spettanze dovute.
Qualche giorno fa tale situazione ha costretto le organizzazioni del Terzo Settore, sostenute ed accompagnate dallo stesso Arcivescovo della città, a depositare regolare diffida presso il Comune di Reggio Calabria, preludio alle conseguenti azioni legali, ed a richiedere un incontro immediato con il Sindaco.
A seguito di tale atto eclatante, nonostante i ripetuti incontri con il Sindaco, la situazione non è certamente migliorata.
In sintesi le criticità sono le seguenti:
Durante l’incontro, tenutosi lo scorso 28 settembre, il Sindaco ha comunicato che avrebbe immediatamente posto in pagamento le somme ministeriali percepite dal Comune e finalizzate ai servizi ex legge 285 (servizi per minori), oltre ad alcune partite di giro per rette regionali. Ad oggi però tali spettanze, seppure ci risulta siano in pagamento da diversi giorni, non risultano ancora saldate per impedimenti burocratici e tecnici e peraltro già sappiamo che i relativi importi sono in alcuni casi inferiori a quanto promesso.
In ogni caso il coordinamento ha sin da subito, segnalato che tale pagamento avrebbe riguardato solo alcuni enti e pochi servizi, e non avrebbe risolto il problema più importante e relativo ai servizi che gravano sul bilancio comunale. Su tali servizi, così come sui progetti in corso o conclusi i cui fondi sono stati in passato stornati per altro, è necessario un piano di rientro chiaro e l’immediato pagamento di una parte di credito capace di garantire la continuità assistenziale.
Ad oggi pertanto il credito degli enti del Terzo Settore aderenti al coordinamento, non solo non si è ridotto dallo scorso 22 settembre (data del deposito delle diffide in Comune), ma ha visto aggiungersi una ulteriore mensilità, arrivando a superare i 3 milioni di euro.
Durante un incontro con il Terzo Settore, tenutosi lo scorso 7 ottobre, il Sindaco ha fatto presente che avrebbe potuto garantire esclusivamente il pagamento puntuale delle mensilità correnti, mentre non avrebbe potuto garantire il pagamento immediato neanche di una parte del credito pregresso e che per il piano di rientro si sarebbe dovuto aspettare il 2012.
Il Coordinamento, riunitosi in assemblea, ha inteso procedere ad una valutazione rispetto le comunicazioni del Sindaco al fine di determinarsi rispetto le successive azioni.
Delle suddette valutazioni è stata data comunicazione al Sindaco attraverso idonea missiva, lo scorso 12 ottobre che si allega al presente comunicato.
Occorre tra l’altro precisare che non è stato dato alcun seguito, nonostante le rassicurazioni, alla nostra richiesta formale di convocazione di un Consiglio Comunale ad hoc sulle politiche sociali che nelle problematiche generali del Comune di Reggio rischiano di fare la fine dei vasi di coccio in mezzo ai vasi di ferro.
Tanto premesso ribadiamo quanto già chiesto in più occasioni e che riteniamo condizioni minime ed irrinunciabili:
1) l’immediato pagamento di una quota del credito pregresso pari almeno al 30% dell’intero dovuto, al fine di poter dare respiro alle organizzazioni e soprattutto agli operatori senza stipendio da mesi;
2) la definizione di un piano di rientro certo che preveda tempistiche sostenibili, per il recupero del restante credito;
3) la convocazione di un Consiglio Comunale ad hoc sulle politiche sociali
Teniamo a precisare che le suddette richieste rappresentano per servizi che hanno, in alcuni casi, oltre 14 mensilità di arretrato, il minimo indispensabile per consentirne la prosecuzione.
Considerando che su precisa richiesta del Coordinamento, il Sindaco ha manifestando l’impossibilità a procedere al pagamento di una quota minima pari al 30% del credito vantato, ci troviamo costretti a hproseguire le azioni legali e le azioni di lotta e sensibilizzazione della cittadinanza già precedentemente avviate, nonché ad assumere tutte le decisioni conseguenti.
In tal senso il Coordinamento ritiene assolutamente necessario ribadire che la tutela dei diritti dei più deboli e dei più fragili non può non rappresentare una priorità per una società che intende definirsi civile.
Riteniamo che in un momento di grande difficoltà, come quello che sta attraversando il Comune di Reggio, è necessario il buon senso del padre di famiglia, è necessario limitarsi alle spese assolutamente indispensabili, a partire dalla spesa sociale atta a garantire per lo meno il livello essenziale di assistenza.
Ecco di seguito la lettera inviata dal Coordinamento Enti Terzo Settore al Sindaco di Reggio Calabria, Demetrio Arena:
Così come preannunciato nel corso della riunione dello scorso venerdì 7 ottobre, il Coordinamento, riunitosi in data odierna, ha inteso procedere ad una valutazione rispetto le Sue comunicazioni riguardanti la questione pagamenti.
Preliminarmente Le devo segnalare che nonostante gli impegni assunti ad oggi non risultano essere stati effettuati i mandati di pagamento relativi alla L.285 ed alle rette per minori. La cosa ovviamente mette in forte difficoltà gli enti fruitori che, già provati dalla drammaticità della propria situazione economica, si trovano oggi vessati da tutti i creditori che, avendo letto del pagamento suddetto, stanno insistendo per ricevere quanto loro dovuto. Sul punto, essendo stata rappresentato un ritardo legato a problemi di natura tecnica in via di soluzione, restiamo in attesa dell’emissione dei mandati nelle prossime ore.
In secondo luogo, per i servizi che gravano sul bilancio comunale e per i progetti terminati o in corso, pur prendendo atto dell’intenzione di pagare le mensilità correnti con puntualità, riteniamo che in questo momento si tratti di condizione necessaria ma non sufficiente a garantire la sopravvivenza dei servizi.
In tal senso ribadiamo quanto già chiesto in più occasioni, da ultimo venerdì scorso, e che riteniamo condizioni minime ed irrinunciabili:
1) l’immediato pagamento di una quota del credito pregresso che non potrà essere inferiore almeno al 30% dell’intero dovuto;
2) la definizione di un piano di rientro certo che preveda tempistiche sostenibili, per il recupero del restante credito.
Teniamo a precisare che le suddette richieste, in uno al pagamento immediato delle spettanze ex L.285 e rette regionali, rappresentano per servizi che hanno, in alcuni casi, oltre 13 mensilità di arretrato, il minimo indispensabile per consentirne la prosecuzione.
Considerando che Venerdì scorso Lei ha manifestando l’impossibilità a procedere al pagamento di una quota minima pari al 30% del credito vantato, ci troviamo costretti a proseguire le azioni legali e le azioni di lotta e sensibilizzazione della cittadinanza già precedentemente avviate, nonché ad assumere tutte le decisioni conseguenti.
Ci dichiariamo comunque disponibili al dialogo, che però non potrà prescindere dalle suddette richieste.
Venerdì 14 p.v. provvederemo a dare comunicazione pubblica delle azioni che saremo costretti ad intraprendere per la salvaguardia dei servizi e per la tutela dei nostri operatori, ma abbiamo ritenuto corretto, così come preannunciato, informarla preventivamente sulle nostre determinazioni.
Distinti saluti
Il Portavoce del Coordinamento
Avv. Luciano Squillaci
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