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L’auditorium “Versace” del Centro Direzionale di Reggio Calabria, questa mattina, ha ospitato la trentottesima Assemblea regionale annuale dell’Avis: “Il domani è già qui”. L’associazione dei volontari del sangue, in Calabria, conta quasi 40000 soci con ben 56000 donazioni effettuate soltanto lo scorso anno. Alla cerimonia, incentrata sulla presentazione del “Bilancio Sociale Avis Calabria 2009”, erano presenti, tra le numerose autorità e delegazioni appartenenti alla politica, al volontariato ed all’associazionismo calabrese, l’Arcivescovo Sua Eccellenza Monsignor Vittorio Mondello, il sindaco facente funzioni del Comune di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò ed il consigliere nazionale dell’Avis, Pasquale Pecora. Assente, purtroppo per motivi terapeutici, il presidente regionale dell’Avis, Paolo Marcianò, del quale è stato letto, in apertura, dal responsabile reggino dell’associazione, Mimmo Nisticò, un messaggio di ringraziamento e di augurio a tutti i presenti. Negli interventi dei relatori, più volte è stato evidenziato il prezioso lavoro svolto dai giovani del Servizio Civile appartenenti alla grande famiglia dell’Avis e presenti in sala. “L’atleta come il donatore – ha dichiarato il presidente del Coni, Mimmo Praticò – deve condurre una vita sana e corretta per poter ottenere i migliori risultati. Lo sport, vissuto nella sua vera essenza, oggi rimane l’unica attività sociale che, grazie alla sua capacità di coinvolgere contemporaneamente ragazzi ed adulti, può essere veicolo di trasmissione di sani principi e valorosi ideali. Coni e Avis hanno, tra i tanti scopi, la tutela della salute e, quello ancor più nobile, della solidarietà. Spesso ci siamo trovati fianco a fianco su temi, ma soprattutto, in luoghi dove risulta, purtroppo, dominante il disagio giovanile. Ecco, è per i giovani che lavoriamo. Per il futuro. E non smettiamo mai di pensare a loro. Sarebbe bello che in manifestazioni o eventi come questo, che vedono impegnati tanti padri di famiglia, i figli, e non solo, possano avere a disposizione ampi spazi per godere insieme il fantastico gioco dello sport. Anche per questo mi auguro che la convenzione tanto attesa e più volte discussa tra le due parti, insieme al presidente ed amico, Mimmo Nisticò, diventi presto realtà utile soprattutto ai nostri ragazzi. In un mondo saturo di parole e di etica, false, quali migliori realtà se non il Coni e l’Avis possono dare e promuovere esempi validi e valori positivi alle future generazioni”.
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