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Riparte la campagna di denuncia e di sensibilizzazione “P.S. Pressing”, ideata e messa in campo dalla Segreteria Provinciale di Reggio Calabria del Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia, per far sentire da vicino la voce degli Operatori della Polizia di Stato.
“Questo decreto, che vuole creare micro carceri sparse per le Questure, creerà grossi problemi – esordisce Gaetano Raffa Segretario Provinciale del Coisp Reggino – un provvedimento che pensa di scaricare i detenuti sulle spalle di polizia e carabinieri. Solo chi non ha nessuna conoscenza della reale situazione delle forze dell’ordine può inventare simili soluzioni. Il decreto voluto dal governo Monti porta delle novità sull’intero sistema sicurezza, gli indagati vengono mantenuti nelle camere di sicurezza delle Questure o delle caserme e di fatto, detto decreto, rende anche le pene successive più deboli, ponendo eventuali arrestati in misure diverse dal carcere.”
“Lo scorso 10 marzo – continua Raffa – abbiamo inviato al Questore di Reggio Calabria una lettera aperta, nella quale manifestavamo le nostre serie preoccupazioni circa l’applicazione di questo Decreto”
“Inoltre, sull’argomento – sottolinea Raffa – recentemente, il Vice Capo della Polizia di Stato si è espresso anche sulle carenze strutturali delle camere di sicurezza presenti negli Uffici delle Forze di Polizia, affermando che Le camere di sicurezza sono troppo poche, 1057 in tutto, e non garantiscono la dignità di chi vi dovrebbe essere rinchiuso, e proprio per questo motivo che i detenuti stanno meglio nelle carceri”.
“Facciamo nostre la verità e le preoccupazioni espresse dal Prefetto Cirillo – precisa Gaetano Raffa – circa l’adeguatezza delle camere di sicurezza e chiediamo che vengano adottate idonee misure per verificare se le celle della nostra Questura siano conformi agli standard previsti dall’ordinamento penitenziario e dalla normativa sulla tutela dei diritti umani (Legge 26 luglio 1975 nr.354 e successive modifiche)”.
“Noi – conclude il Segretario del Coisp di Reggio Calabria – non rimarremo indifferenti sulla vicenda e faremo di tutto affinché l’Amministrazione non affronti in modo superficiale la questione, intraprendendo ogni possibile iniziativa, affinché siano tutelate e salvaguardate la dignità e l’identità lavorativa dei nostri Colleghi”.
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