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Nel contesto degli incontri facenti parte del ciclo: “Miti e suggestioni nelle voci del Sud”, Lunedì 11 giugno 2012, alle ore 18:30, Il Centro Internazionale Scrittori della Calabria e la libreria “Culture”, nei locali della stessa libreria, via Zaleuco, 9 – Reggio Calabria, promuovono l’incontro: “La donna nelle novelle di Luigi Pirandello”- con video proiezione de “L’altro figlio” a cura del prof. Nicola Petrolino, esperto e critico di cinema.
Coordinerà Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria; relazionerà Mila Lucisano, docente di italiano e latino, critico letterario; seguiranno alcuni interventi degli alunni del Liceo Scientifico “L. Da Vinci” di Reggio Calabria. Luigi Pirandello coltivò ininterrottamente il genere della novella tanto che aveva progettato di scriverne 365 una per ogni giorno dell’anno, suddivise in 24 volumi.
La caratteristica più evidente delle novelle è la brevità dell’impatto narrativo. Lo scrittore ha prediletto la novella al romanzo perché il racconto gli consente di spezzettare l’essere in tanti frammenti disparati e incoerenti, tali da fotografare in un flash un destino, un gesto istintivo, la casualità del destino, l’irreparabilità del male.
Ne “l’altro figlio” Pirandello affronta un tema a lui molto caro: quello della maternità. Maragrazia, una donna del popolo vive lontana dai figli emigrati in America, con lei vive il figlio frutto di uno stupro che la donna ha dovuto subire da parte di un brigante, lo stesso che uccise suo marito. Quel figlio non voluto meriterebbe l’affetto che la donna sente di non poter donare perché «é il sangue che si ribella», tanto è forte il legame naturale e materiale che sovrasta ogni sentimento e il disgusto per l’uomo che uccise il marito e la mise incinta.
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