Questo post é stato letto 34450 volte!
Lunedì 16 gennaio 2012, alle ore 16:45, il Comune di Reggio Calabria – Assessorato Cultura, Immagine e Turismo – e il Centro Internazionale Scrittori della Calabria, per il ciclo di “Letteratura mondiale: Italia”, promuoveranno l’incontro “L’Italia del Novecento al femminile tra narrativa e poesia: Grazia Deledda e Ada Negri”.
Dopo gli interventi di Monica Falcomatà – Consigliere delegato alla Cultura – e di Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria, relazionerà Maria Festa, critico letterario, scrittrice e giornalista. Grazia Deledda (Nuoro1871 – Roma1936), scrittrice autodidatta, iniziò la sua attività di narratrice pubblicando su un periodico di moda.
Tra le sue opere, in prevalenza romanzi, ricordiamo:”Elias Portulu” (1903), “Cenere” (1904), “Canne al vento” (1913), “Marianna Sirca” (1915), “La madre (1920), “Il Dio dei viventi” (1922), “Il paese del vento” (1931). Dopo la sua morte nel 1937 venne pubblicato il romanzo “Cosima”. Scrisse anche per il teatro. La narrativa della Deledda si colloca sulla scia del Verismo di Verga e del Decadentismo di Dannunzio e si basa su forti vicende d’amore, di dolore e di morte, nelle quali prevale il senso religioso del peccato e la coscienza dolorosa di una inesorabile fatalità. Nel 1926 ebbe il Nobel per la letteratura.
Ada Negri (Lodi 1870 – Milano 1945), insegnante, riuscì ad imporsi nell’ambiente letterario e nel 1940 fu accolta nell’Accademia d’Italia. Esordì con poesie di forma tradizionale e di ispirazione umanitaria e femminista: “Fatalità” (1892), “Tempeste” (1894), “Esilio (1914), “Il libro di Mara (1919), “I canti dell’isola” (1924), “Vespertina” (1930), “Il dono” (1936). Le opere in prosa “Stella mattutina” (1926), “Sorelle” (1929), ecc. evocano, quasi tutte, una fanciullezza solitaria e dolorosa.
Questo post é stato letto 34450 volte!