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Il Centro Internazionale Scrittori della Calabria, presso la libreria Culture di Reggio Calabria, ha presentato il volume di fiabe “Verderime” di Daniela Leonardo.
Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria, ha tracciato un profilo bio-bibliografico all’autrice, ponendo l’accento sull’aspetto psico-pedagogico del volume che, in buona sostanza, ha uno scopo educativo. “Verderime” – come ha evidenziato la prof.ssa Maria Quattrone nella sua introduzione – per espressa dichiarazione dell’autrice “nasce dall’esperienza di madre oltre che di educatrice e di docente. Il pregio dell’opera consiste nell’estrema semplicità espressiva e nella sua musicalità”.
Un’opera – conclude la Quattrone – che pur avendo una base fantastica, nasce dalla quotidianità, dove gli oggetti parlano e la fiaba trasmette valori, principi. Tanti sono i poteri di una fiaba – dice Daniela Leonardo – ma nella favola anche il simbolo è come una chiave che apre tante porte! La storia della favola, attraverso i secoli, è stata ben evidenziata nella relazione della dott.ssa Clelia Montella, la quale ha detto che: “la favola Esopica è importante non solo per il significato morale, ma anche, per ciò che suggerisce alla fantasia e così quella di Fedro, un autore raffinato, o di La Fontaine, il più geniale favolista di ogni tempo, o di Trilussa.
In “Verderime” – afferma Clelia Montella – “vi è un mondo quasi figurato fatto di simboli e segni ed a volte ci si imbatte nelle illusioni che sono fragili come le foglie e si frantumano”; il simbolo – dice la Montella – è come un fiore reciso che diventa germoglio e mette radici – Nella favola di Mitello – prosegue la relatrice – c’è una chiave d’entrata; il mistero che genera l’amore universale; o nella favola di Giocondo dove la ricchezza è nel cuore, in quello scontro tra materia e spirito e in quel miracolo della natura che rinasce. “Verderime” è dunque una raccolta tra sogno e realtà, tra naturalismo e pensosità, tra materia e spirito: una riscoperta di quel “fanciullino” – conclude Clelia Montella – che “in fondo non ha mai smesso di parlarci”.
Le fiabe sono state recitate in maniera frizzante e dirompente dal bravissimo Gigi Miseferi (dal conosciuto duo Miseferi-Battaglia) che ha entusiasmato il numeroso pubblico; la serata è stata poi allietata da brani di musica caraibica e folklorica a cura degli allievi del Centro Studi Musicali “G. Verdi” diretto dal M° Sergio Romeo e dalla chitarra del M° Antonio Barresi. Ha concluso la serata Daniela Leonardo che ha posto l’accento sul valore educativo delle favole e sulla sua esperienza di madre e di docente.
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