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Mercoledì 17 ottobre, alle ore 18.00, nel Salone della chiesa di San Giorgio al Corso di Reggio Calabria, il Centro Internazionale Scrittori della Calabria per il ciclo “Cinema e …” promuove “L’Uomo in frak: Domenico Modugno”. Il prof. Nicola Petrolino, esperto e critico di cinema, mediante vari materiali musicali, fotografici e cinematografici propone il ricordo di un grande artista internazionale. Cinema e canzone è stato un connubio che alla fine degli anni cinquanta ha segnato l’epoca in Italia. Con il boom economico giunse un’ondata di “contestazione” nel mondo della canzone italiana. Incominciarono a diradare sempre di più gli autori di vecchie melodie quali Villa, Gallo, Consolini lasciando il campo ai Celentano, Caselli, Tony, ecc.. “Vecchio frak” scritto nel 1955 è uno dei capolavori di Domenico Modugno, brano di struggente malinconia. Indimenticabile l’esecuzione dal vivo dell’artista che si accompagnava con la sola chitarra, suonando le corde con il pollice per rendere il suono più morbido. L’ispirazione per questa ballata lirica e raffinata, che ricorda lo stile degli chansonnier francesi, è legata a un fatto di cronaca: il suicidio del Principe Raimondo Lanza di Trabia. Domenico Modugno è considerato il padre dei cantautori italiani e uno dei più prolifici artisti in generale, avendo scritto e inciso circa 230 canzoni, interpretato 38 film per il cinema e 7 per la televisione. Vincitore di quattro festival di San Remo. La canzone “Nel Blu Dipino Di Blu”, scritta con Franco Migliacci, universalmente nota come “Volare” è una delle più conosciute canzoni italiane nel mondo.
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