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Nel chiostro della chiesa di San Giorgio al Corso di Reggio Calabria, il Centro Internazionale Scrittori della Calabria ha promosso l’incontro con il pittore Stellario Baccellieri.
Loreley Rosita Borruto, nella sua introduzione, ha presentato al pubblico il maestro Baccellieri ricordando quando, ancora molto giovane, decise di trasferirsi a Roma per intraprendere l’attività di pittore.
Al Caffè Greco di Via Condotti, il giovane pittore ha l’opportunità di conoscere il grande Giorgio De Chirico e ne diventa amico. In breve tempo Baccellieri riesce ad accattivarsi la stima e l’ammirazione dei molti turisti e personaggi illustri dell’élite romana e non solo, immortalando sulle sue tele la società che Federico Fellini aveva raccontato con i suoi film.
Durante l’incontro, il maestro Baccellieri ha più volte sottolineato come, nei dipinti raffiguranti le bellezze naturali della Calabria, la presenza dell’uomo viene raffigurata poche volte, e, per lo più, come immagine di sfondo. Soggetto è, invece, la natura fatta di paesaggi, “vedute”, “scorci” rappresentata in tutta la sua poetica bontà e purezza. Il maestro, inoltre, ha sostenuto come l’esperienza acquisita nel frequentare il Caffè Greco di Via Condotti di Roma è stata di fondamentale importanza per proseguire lo studio di altre realtà e situazioni che hanno alimentato il desiderio di cogliere l’arte nei diversi momenti e luoghi della vita dell’uomo.
Per questo motivo decise di patire per dipingere stati d’animo, atmosfere, emozioni, misteri e luoghi di altre città d’Italia e del mondo. Tra il numeroso pubblico presente, molti sono stati gli interventi che hanno sottolineato gli elementi primari che connotano le opere del maestro quali: La ricchezza esplosiva dei colori del Mediterraneo, la incomunicabilità dell’uomo e l’esaltazione della natura.
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