Reggio Calabria, il CIS della Calabria ha presentato il libro “Il fiore della ginestra”

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Nei locali della libreria “Culture”, via Zaleuco Reggio Calabria, il Centro Internazionale Scrittori della Calabria ha presentato il libro “Il fiore della ginestra” di Carmela Maria Palumbo, Città del Sole Edizioni. Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria, nel suo intervento ha sostenuto che il libro, scritto in forma diaristica, racconta gli eventi avvenuti nei sessanta giorni precedenti il trasferimento di S. E. Rev.ma GianCarlo Bregantini dalla Diocesi di Locri in altra sede.

La relatrice, prof.ssa Emilia Serranò, dopo essersi soffermata sul ruolo sociale, politico e religioso della scrittrice, ha raccontato come durante un viaggio, avvenuto nel 1996 sul treno “bianco” dell’Unitalsi, in pellegrinaggio a Lourdes, Carmela Maria Palumbo, nel ruolo di medico volontario, rimase colpita dalla personalità carismatica di S. E. Mons. Bregantini, dalla mitezza della sua parola, dalla sua operosità a soccorrere e stare vicino agli ammalati.

Ne Il fiore della ginestra la Palumbo si sofferma sul significato della presenza del presule trentino nella Locride, una presenza indimenticabile ed essenziale. Difficile capire il senso delle decisioni prese dalla gerarchia ecclesiastica, in un momento in cui Padre Bregantini costitutiva in Calabria un pilastro  per quel movimento della società civile “orientato a  combattere l’illegalità e a favorire strategie di crescita e di coesione sociale”.

Nel raccontare gli ultimi giorni di presenza del Vescovo, – continua la relatrice – la Palumbo rievoca,  non la personalità forte e dirompente del vescovo, ma quella delicata e silente di un pastore che, operando con semplicità ha conquistato il cuore di tutti, rappresentando “il motore”  di un nuovo stile di vita e di una rinnovata fede nei valori cristiani. Il suo motto è “Non lottare contro, lotta per”. Egli si è battuto contro la mafia calabrese della Locride,  ha difeso i più deboli e ha lottato per loro senza lasciarsi intimorire, usando le armi più potenti: le parole.

Nel suo intervento, l’autrice del libro, dopo aver ringraziato gli organizzatori dell’evento ha concluso ribadendo l’insegnamento di S. E. Mons. Bregantini: “il gusto del bene comune, il mio che diventa nostro” Il dialogo e la parola che vanno a segno attraverso un percorso “verticale” per consentire a ogni persona di essere capace di “guardarsi dentro” mettendo a fuoco quel sé profondo e autentico che è “nascosto in ciascuno di noi”.

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Author: Cristina

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