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Si è svolta, qualche giorno fa, un’affollata e partecipata Assemblea cittadina del PdCI convocata per discutere sulla situazione politica e sulle proposte programmatiche e organizzative in vista delle imminenti elezioni amministrative, con particolare attenzione al lavoro di costruzione della lista delle candidate e dei candidati che sarà presentata nella prossima competizione elettorale.
La riunione, introdotta dalla relazione del segretario cittadino Ivan Tripodi e presieduta dal segretario provinciale Lorenzo Fascì, è stata arricchita da un dibattito di alto spessore e qualità evidenziato, tra gli altri, dal lucido intervento del prof. Pasquino Crupi.
Al termine del dibattito vi sono state le conclusioni svolte da Michelangelo Tripodi, segretario regionale del PdCI.
Durante l’Assemblea cittadina dei Comunisti Italiani, sia nella relazione che negli interventi e nelle conclusioni, è stato unanimemente evidenziato, anche attraverso l’elencazione di una lunga e dettagliata serie di elementi concreti ed incontrovertibili, il totale fallimento amministrativo del famigerato modello-Scopelliti. Una gestione che ha rappresentato solo ed esclusivamente un sistema di potere finalizzato, esclusivamente, a favorire amici, parenti e sodali: tutto giocato sulla pelle e sulle tasche degli ignari ed incolpevoli cittadini di Reggio. Un modello, nefasto e negativo, che Scopelliti sta, purtroppo, utilizzando anche nella pessima gestione della Regione Calabria. Una gestione che si sta caratterizzando per una vera e propria macelleria sociale rappresentata dall’immissione di nuovi odiosi balzelli e tasse regionali e dalla cancellazione dei benefici previsti, come l’esenzione dal ticket, per tutte le fasce deboli e meno abbienti nelle prestazioni sanitarie.
La gravissima vicenda delle finanze del Comune di Reggio, depredate ed oggetto di squallide appropriazioni indebite, sono state l’ennesimo esempio lampante che ha caratterizzato l’amministrazione comunale del PDL e di Scopelliti. Queste scelte hanno prodotto una situazione di vero e proprio dissesto economico-finanziario del Comune di Reggio.
Contestualmente vi è stato un aumento ingiustificato ed indiscriminato delle tasse e delle imposte comunali, acqua e spazzatura in primis, a fronte di servizi nulli e inesistenti. Su queste vicende i Comunisti Italiani hanno condotto una limpida battaglia di denuncia e di opposizione; proprio riguardo le tasse comunali sono stati promossi numerosi banchetti, sia nel centro che nelle periferie, nei quali si chiedeva ai cittadini di firmare una petizione popolare per ottenere il dimezzamento delle tasse comunali.
Un enorme successo e al di sopra di qualsiasi aspettativa con migliaia di firme raccolte. Un segno tangibile della stanchezza e delusione dei reggini che vogliono voltare pagina.
I Comunisti Italiani giudicano, pertanto, assolutamente irrinunciabile, nella costruzione del nuovo progetto amministrativo, una particolare attenzione programmatica al tema dell’abbassamento delle tasse comunali. Sarà, quest’ultimo, uno dei punti vincolanti ed irrinunciabili del PdCI nel programma amministrativo che il centrosinistra presenterà alla città.
Davanti al disastro e alle macerie di Scopelliti e del PDL è, quindi, assolutamente necessario costruire, con grande senso di responsabilità, una coalizione unitaria e coesa di tutto il centrosinistra reggino aperto a tutte le esperienze associative e culturali. La posta in gioco è troppo alta e non si può consegnare la città per altri cinque anni a coloro che l’hanno finanziariamente dissipata, moralmente infangata e amministrativamente distrutta.
E’, quindi, necessario realizzare un progetto credibile per ricostruire Reggio Calabria: si deve guardare – senza alcuna ambiguità, reticenza o conversione opportunistica dell’ultima ora – alla straordinaria esperienza della Primavera di Reggio portata avanti dal compianto Italo Falcomatà.
Per i Comunisti Italiani si tratta di una limpida scelta politica, seria e ponderata, che, evidentemente, è lontanissima da minuscole e solitarie operazioni che, senza alcun senso della misura, sono motivate da misera ambizione o, peggio, capriccio personale. Nulla, quindi, che rappresenti i valori reali della sinistra e del centrosinistra.
Particolare attenzione è stata, infine, posta dall’Assemblea cittadina in merito alla costruzione della lista delle candidate e dei candidati che il PdCI presenterà agli elettori reggini.
Si è deciso unanimemente che dovrà essere una lista di donne e uomini appartenenti a tutte le fasce d’età e rappresentativa del mondo del lavoro, del non-lavoro, del precariato, dei pensionati, degli artigiani, delle professioni, delle attività commerciali e produttive, della cultura, del terzo settore e del volontariato.
I Comunisti Italiani ripudiano e rifiutano i voti della ‘ndrangheta.
Quindi, l’onestà, la trasparenza e, aspetto altrettanto fondamentale, un grande e smisurato amore per Reggio saranno caratteristiche vincolanti dei candidati del PdCI alle prossime elezioni amministrative.
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