Questo post é stato letto 25000 volte!
Di seguito viene riportata la lettera firmata dai sindaci del Comune di Sant’Ilario dello Jonio, Africo, Agnana, Ardore, Antonimia, San Giovanni di Gerace, Portigliola, Gioiosa Ionica, Locri, Gioiosa Marina, Mammola, Bovalino, Ferruzzano, San Luca, Pazzano, Presidente dalla comunità Montana Aspromonte orientale – Bovalino – ( Sindaco di Sant’Agata del Bianco)
Gentile Presidente,
sono trascorse circa due settimane dall’incontro che Lei ha concesso ai Sindaci dei Comuni della Locride, nel corso del quale abbiamo, ancora una volta, preso atto della Sua volontà di incidere, significativamente, sul territorio da noi amministrato, con interventi in grado di impattare in modo vigoroso e non effimero sul debolissimo tessuto infrastrutturale e socio-economico del nostro territorio.
Aspettiamo fiduciosi, con doveroso rispetto istituzionale che dobbiamo a Lei, in qualità di Presidente della Regione, e soprattutto perché, di fatto, impossibilitati con nostre autonome risorse ad apprestare qualunque forma di intervento che non trovi copertura sulle risorse comunitarie a disposizione della Calabria nella Programmazione 2007-2013.
Con la presente, desideriamo sottoporre alla Sua attenzione una iniqua manovra che l’Assessorato Regionale all’Agricoltura si appresterebbe ad effettuare nei confronti degli enti pubblici della nostra Regione, destinatari di contributi a valere sul Psr 2007 – 2013.
Siamo beneficiari, insieme ad altri Comuni della provincia di Reggio Calabria, nell’ambito del Piar presentato dall’ente Provincia di Reggio Calabria nell’anno 2008, di un modestissimo contributo che ci permette comunque di effettuare un intervento di infrastrutturazione rurale sul territorio da noi amministrato.
Con Delibera della Giunta Regionale n. 696 del 29 ottobre 2010, molto opportunamente, poiché l’IVA non è ammessa a contributo comunitario, veniva costituito dalla Regione Calabria apposito fondo Iva, alimentato da risorse rinvenienti da economie realizzatesi nelle more.
Attesa la ben nota difficoltà finanziaria dei Comuni calabresi (peraltro ulteriormente aggravata dai recenti provvedimenti governativi), la Regione, con il citato provvedimento amministrativo, destina in sostanza ulteriore risorse, che si aggiungono al contributo già assentito, per consentire agli enti pubblici calabresi di fare fronte al pagamento dell’Iva.
In ragione di ciò, molti comuni calabresi, tra cui quelli scriventi, hanno già rimodulato i progetti ed avviato le relative procedure per procedere spediti alla realizzazione dell’intervento.
Tuttavia, da informazioni assunte presso gli uffici della Provincia di Reggio Calabria e da notizie circolanti in ambienti dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Calabria, sembrerebbe emergere, di contro, la volontà tecnica di tagliare le risorse già riconosciute in favore dei beneficiari enti pubblici, ritenendo il contributo assentito come già comprensivo di Iva.
A questo punto sorge spontanea una domanda: perché la Regione Calabria pur avendo destinato risorse regionali alla costituzione del fondo Iva in favore degli enti pubblici calabresi, oggi vira indietro e decide di decurtare il contributo concesso ritenendolo comprensivo di Iva?
Se ciò dovesse corrispondere a verità, la realizzazione dei sia pur modesti interventi sarebbe messa seriamente a rischio e sarebbero mortificate, ingiustamente, le aspettative legittime degli enti pubblici calabresi, tanto più se trovano conforto in provvedimenti amministrativi che la Giunta, da Lei presieduta, ha adottato (DGR n.696/2010).
Sicuri di interpretare anche le aspettative dei numerosi Sindaci aderenti al Piar, Le chiediamo, almeno, di non toglierci quanto già assentito.
Aspetteremmo con maggiore fiducia quel Piano di interventi organici che Lei, in più riprese sin dal Suo insediamento, ha promesso al territorio della Locride.
Questo post é stato letto 25000 volte!