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La macchina giamaicana dei Marvanza Reggae Sound ha ridisceso l’Italia dopo il MEI di Faenza per tornare a Reggio Calabria, per una nuova avventura del “Marvanza Winter Tour”. Prossima tappa mercoledì 1 dicembre dalle 22,30 in poi, presso la caffetteria della Facoltà di Ingegneria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.
Il gruppo made in Monasterace tornerà dunque a far ballare il pubblico calabrese con il suo reggae, dopo aver calcato il palco di un evento di importanza nazionale assieme a circa altri 400 artisti. Ancora una volta una dimostrazione di un carattere impressionante, che coniuga l’amore per la musica ad un impegno sociale che fa avvertire l’urgenza di muoversi in prima persona, per consentire ai giovani di riappropriarsi di ciò che gli spetta ed, in primo luogo, del loro futuro.
Senza giri di parole e con una musica calda e coinvolgente, il cui impatto è sempre fortissimo, i MRS usano il palco per dare ai molti fan che li seguono un punto di riferimento, che spesso manca a causa dell’ipocrisia a cui ci ha abituati la società.
Il loro è un richiamo all’attenzione, per dire basta al disinteresse dello stato, al quale opporsi non con la violenza ma con una visione ottimistica e allegra della vita, con l’amore e il rispetto. Un reggae pacifista e rivoluzionario al tempo stesso, che sottolinea l’importanza di far aprire gli occhi di fronte ai problemi quotidiani della nostra terra. Nei loro pezzi si può rintracciare tutta la quotidianità di quattro ragazzi che vivono la vita all’insegna di quei valori positivi che spesso vengono dimenticati, usando l’ironia, tipica del loro modo, per analizzare con lucidità ma anche con rabbia, il mondo circostante, con un freestyle diretto e pungente, capace di colpire le coscienze.
É per questo che con la loro musica hanno imparato a vestire i panni dei trascinatori, rompendo gli schemi in tutto e per tutto, colorando la loro Calabria con i suoni caldi di un nuovo modo di fare reggae, sorprendendo tutti con un sound fresco e accattivante che oltrepassa le frontiere della musica per trovare la loro identità e rendere visibile a tutti il loro sguardo sul mondo.
I soggetti principali del progetto Marvanza sono quattro: Ivan Lentini – Skankaman – frontman e voce del gruppo, che con il suo vocione diluito nel dialetto calabrese scocca frecce dirette ai colpevoli del malessere che rende il mondo un posto difficile in cui convivere con le altre persone ma, al contempo, disegna le soluzioni per renderlo anche un posto migliore; Marco Lentini – Maco de Roma – voce e percussioni ma anche jolly del gruppo, che con i suoi movimenti ispirati dal re del pop Michael Jackson inietta qualche nota di trasgressività negli spettacoli della band; Claudio Chiera – Claudio B – basso e autore di alcuni dei testi, che con le note calde del suo strumento rievoca il sole e il mare della lontana Jamaica mostrando, al contempo, le difficili dinamiche di sopravvivenza di chi vive giorno per giorno nel disagio sociale; e infine Mafalda Gara – RaggaMafy – voce e sax, che con la sua bravura da il tocco in più alle note accattivanti dei suoi compagni e con la sua bellezza completa questo quadro disarmante per la sua semplicità e per la sua capacità di fotografare il tempo presente in tutte le sue sfumature. Insieme ai Marvanza collaborano poi i musicisti Giuseppe Costa alla batteria, Ilario Musco alla chitarra, Salvatore Barresi alle percussioni e Domenico Panetta, tastierista e produttore artistico dei Marvanza Reggae Sound.
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