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Massimo Giovannini, rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria è intervenuto oggi pomeriggio nell’ambito del ciclo di incontri “Le Ferita. Vincere la NDRANGHETA: metodologie di contrasto e continuità di azioni”, in corso da lunedì al Palazzo della Provincia di Reggio Calabria.
“Il mio intervento all’interno di un’iniziativa che affronta il fenomeno della Ndrangheta – dice Massimo Giovannini – capita proprio nel momento in cui l’Università Mediterranea è investita da un’importante indagine della magistratura che ha evidenziato l’intromissione a gamba tesa della ndrangheta all’interno del tempio della cultura. Abbiamo manifestato il nostro plauso alle forze investigative e abbiamo messo a disposizione della Procura tutte le carte.
Speriamo non sia la punta di un iceberg. Stamattina abbiamo riunito anche un senato accademico straordinario su questi temi. Analizzeremo anche le carriere dei singoli studenti, qualora risultassero “sospette”.
L’evento che va avanti fino a domani, giovedì 25 novembre, diretto da Claudio La Camera, è stato organizzato dal Museo della Ndrangheta, con il sostegno dell’assessorato alle Politiche sociali e giovanili della Provincia di Reggio Calabria. L’evento è stato organizzato con l’Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica, il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati. Magistrati, avvocati, professionisti, studiosi, docenti, giornalisti, imprenditori, rappresentanti delle forze dell’ordine e associazioni affronteranno il fenomeno della Ndrangheta, diviso in sessioni tematiche, da tutti i punti di vista: storico, religioso, culturale, sociale ed economico.
Fra i partecipanti: Giuseppe Pignatone, Michele Prestipino, Nicola Gratteri, Pietro Grasso, Francesco Forgione, Mario Morcone, Tano Grasso, Fulvio Librandi e Luigi Lombardi Satriani.
In allegato il programma completo degli incontri.
Il MUSEO DELLA NDRANGHETA
Il progetto Museo della ndrangheta è un’operazione culturale senza precedenti che si occupa di ricerca, analisi, attività e programmazione sul territorio con il fine di realizzare una conoscenza oggettiva della mentalità diffusa su cui l’elemento criminalità organizzata attecchisce. L’obiettivo è fare i conti in modo razionale e cosciente e intervenire sulla trasmissione di valori che informa le nuove generazioni, agendo sui processi di inculturazione diretta e indiretta.
Il Museo è un progetto istituzionale, grazie ad un protocollo d’intesa firmato dalla Prefettura di Reggio Calabria, la Regione Calabria, la Provincia di Reggio Calabria, il Comune di Reggio Calabria, la cattedra di Etnologia dell’Università La Sapienza e la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università della Calabria.
Il Museo ha una gestione operativa attraverso un comitato tecnico rappresentato da delegati degli enti che hanno sotto- scritto l’accordo istituzionale coordinato da Claudio La Camera e un comitato scientifico diretto dal prof. Lombardi Satriani e dal prof. Fulvio Librandi.
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