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Domenica 30 gennaio torna la Fiera della Decrescita: dalle 10.30 gli spazi del c.s.o.a. Cartella si trasformeranno in un piccolo bazar, etico e sostenibile, dove si potranno riscoprire gli antichi sapori dei prodotti naturali, sapori ormai dimenticati a causa del monopolio della grande distribuzione con i suoi prodotti “industriali”.
Tra le verdure, i formaggi, l’olio, il vino, i prodotti trasformati e le confetture, si potranno trovare anche saponi, rimedi naturali, piccolo artigianato e tanti altri prodotti che testimoniano come sia possibile vivere in questa società senza dover sottostare alle logiche del consumismo e del qualunquismo, sostenendo l’autoproduzione e i circuiti “altri”.
È proprio questo il significato di Decrescita: non un ritorno all’età della pietra ma il voler utilizzare le nuove scoperte tecnologiche per favorire il risparmio energetico e la riduzione dei consumi, applicandole alla costruzione dei nuovi edifici e per la mobilità, al trattamento dei rifiuti e così via. Decrescita significa rivalutazione delle economie locali e delle filiere corte, significa maggiore attenzione alla salute dell’uomo ed all’integrità dell’ambiente, significa sviluppo di nuovi settori produttivi e nuovi posti di lavoro. Significa misurare la qualità della vita non in base al PIL ma in base al benessere delle persone.
Da questo mese, tra i vari banchetti, ce ne sarà anche uno dedicato al Baratto: un modo “antico” di scambiare prodotti per valorizzare quella piccola oggettistica, l’abbigliamento usato, i vecchi giocattoli, tutti quegli oggetti che per gli attuali proprietari non servono più, ma che possono essere utili per altri.
c.s.o.a. “Angelina Cartella” – G.A.S. Felce & Mirtillo
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