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Demetrio Giuseppe Gangemi, 41 anni, imprenditore, ritenuto organico alla cosca dei Lo Giudice, é stato fermato a Reggio Calabria dalla Polizia. L’arresto di Gangemi e’ stato fatto in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Dda di Reggio Calabria.
Gangemi, detto ”Mimmo”, secondo quanto emerso dalle indagini, aveva l’incarico di curare l’arsenale della cosca e si occupava di trasportare, spostare e occultare le armi e gli esplosivi allo scopo di impedirne il ritrovamento.
L’arresto di Gangemi scaturisce dal riscontro delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Antonino Lo Giudice, ex capo della cosca, e Consolato Villani che lo hanno indicato tra gli affiliati della cosca per volere del boss Giuseppe Lo Giudice, padre di Nino, ucciso nel 1990.
Nel corso di una perquisizione in un garage di Gangemi i poliziotti hanno trovato una mitraglietta Norinco, un revolver Astra, una pistola Luger, una pistola Bernardelli, un tamburo per revolver e numerose cartucce per armi di vario calibro.
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