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La ricerca delle armi clandestine continua imperterrita da parte dei Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria che questa volta hanno arrestato tre soggetti del medesimo nucleo familiare. Nello specifico, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile supportati da ad un’unità cinofila per la ricerca di armi del GOC di Vibo Valentia hanno eseguito un’approfondita perquisizione domiciliare presso i terreni di pertinenza di due fratelli rispettivamente classe ’64 e classe ’68, rinvenendo in un furgone parcheggiato all’interno di un ovile di loro proprietà:
– un fucile da caccia cal. 20 marca “Lorenzotti” con matricola abrasa;
– una pistola cal. 6,35 marca “Bernardelli” con matricola abrasa, completa di due caricatori con nr. 10 proiettili;
– nr. 18 cartucce per fucile cal. 20.
A finire in manette anche il figlio 20enne di uno dei predetti Pellegrino, presente all’atto della perquisizione.
Quanto rinvenuto veniva posto sotto sequestro e repertato per la successiva trasmissione al Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina, al fine di effettuare le perizie balistiche del caso in modo da verificare l’eventuale compatibilità delle stesse con reati recentemente commessi.
Alla luce di quanto accertato dai Carabinieri, i tre venivano arrestati e condotti presso la caserma di Viale Calabria da dove, al termine delle formalità di rito, venivano associati presso la Casa Circondariale di Arghillà e successivamente accompagnati davanti all’Autorità Giudiziaria reggina, che convalidando l’arresto, disponeva la sola scarcerazione del giovane ventenne, confermando la misura in carcere per il padre e lo zio.
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