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Sì, è arrivata l’ora di cambiare e dare alla città un governo diverso e alternativo alla lunga stagione del centro destra.
I Partiti del centro sinistra (PD, IDV, PRC, PDCI, Socialisti) si sono riuniti per affrontare la situazione che sta vivendo il Comune di Reggio Calabria e la evidente ingovernabilità che si è venuta a creare.
Ieri è stata una giornata alquanto emblematica per descrivere la realtà cittadina.
La città si è svegliata coperta di manifesti del PDL dove si sostiene che i conti comunali sono in regola. Riflessione fatta alla luce dell’approvazione del bilancio consuntivo da parte del Consiglio Comunale nella seduta dell’11 febbraio scorso.
A quei consiglieri del centro destra che, con il loro voto, hanno consentito l’approvazione di quel documento contabile, che nasconde uno stato di salute dei conti comunali paragonabili al coma profondo, rimarrà la responsabilità di una tale decisione grave e nociva per la città.
Purtroppo, infatti, la situazione è ben diversa. E che sia diversa lo testimoniano una serie di fatti con i quali proprio oggi hanno dovuto fare i conti i cittadini reggini.
In primo luogo hanno dovuto sopportare la sporcizia e i cattivi odori di una città sommersa dai rifiuti.
Ma se i conti sono a posto che cosa ne impedisce la raccolta?
Hanno potuto incontrare i tanti lavoratori delle società esternalizzate in sciopero ed in protesta davanti a Palazzo San Giorgio perché da mesi e mesi non ricevono gli stipendi.
Ma se i conti sono a posto perché questi lavoratori non vengono pagati?
Notizia questa che fa pari con quella resa nota nei giorni scorsi relativa al fatto che centinaia di dipendenti comunali hanno appreso che l’amministrazione non ha rimborsato l’INPDAP per le anticipazioni date nel corso di questi ultimi anni. Un buco finanziario di milioni di euro.
A fronte di questa gravissima crisi finanziaria comunale si è appreso, di converso, che l’ing. Labate, dopo essere stato indagato per peculato, ha restituito 180.000 euro al Comune, degli 800.000 complessivamente intascati, affermando che “casualmente” aveva saputo di aver ricevuto questi spiccioli senza conoscerne la ragione. Ancora prima, la dirigente del settore finanze era stata indagata per peculato per aver illegittimamente intascato un milione circa di euro e per aver trattenuti e non versati circa 23 milioni di euro di IRPEF.
Ecco, questa vicenda rappresenta bene l’effettiva misura di una gestione dei conti comunali assolutamente inaccettabile e che ha dissipato le casse del comune.
Il modello Reggio in realtà non è stato un volano di sviluppo. Le cronache ci dicono, invece, che ha costituito un sistema malato che ha infettato la vita amministrativa e pubblica della città ed ha portato il comune al dissesto finanziario i cui effetti si sono riversati e si stanno riversando sui cittadini che si sono trovati in meno di un decennio a vedersi assediati e tartassati da tasse aumentate in maniera esponenziale.
Purtroppo, il rischio è che quel modello, invece di essere circoscritto e combattuto si allarghi e si espanda ove si pensi che Scopelliti, prima Sindaco della città, oggi che è diventato Presidente della Regione ha promosso con incarico fiduciario -evidentemente per meriti e qualità- lo stesso ing. Labate capo della delegazione Romana della Regione Calabria.
Dire che davanti a questa notizia si resta allibiti è dire poco.
I partiti del centro sinistra nel manifestare la più ampia e profonda solidarietà ai lavoratori in lotta, ritengono che sia arrivato il momento di dire basta a questo degrado morale e che occorra lavorare per porre fine a questa preoccupante situazione restituendo la città ad un governo credibile, serio e responsabile.
Occorre ridare dignità all’azione amministrativa proponendo un progetto serio ed efficace di sviluppo della città -da più di dieci anni non si pensa ad uno sviluppo organico del territorio cittadino- e degli amministratori autorevoli, competenti e credibili tali da riportare l’amministrazione cittadina nell’alveo della legalità e della buona amministrazione.
I segretari provinciali
Partito Democratico
Italia dei Valori
Comunisti Italiani
Rifondazione Comunista
Socialisti
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