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Dopo un lungo e intenso periodo di riflessione ho deciso di dimettermi da presidente di circolo e lasciare il partito dell’Italia dei Valori dopo quasi 5 anni di militanza, insieme ad una ventina di tesserati del suddetto circolo.Questa decisione, davvero difficile e sofferta, è però maturata a seguito di numerosi episodi messi in atto da chi guida il partito: mancanza di democrazia , marcato accentramento delle decisioni in capo ad una sorta di “cerchio magico” di persone che non ritengono opportuno promuovere il dibattito e la discussione politica, mancate convocazioni alle riunioni, richieste di espulsione per alcuni tesserati del circolo e per il sottoscritto “colpevole” di aver appoggiato un candidato alternativo alle elezioni comunali (falso) quando invece la dirigenza idv mutava candidato/coalizione di settimana in settimana, arrivando anche a tirare in ballo la mia parentela con importanti esponenti del centrodestra, circostanza questa forse difficilmente comprensibile a chi fatica a concepire che si possa fare politica nella libertà delle proprie idee e senza appoggi.
Il mancato coinvolgimento nelle decisioni, proprio per assoluto deficit di dialettica, ha portato buona parte di militanti(alcuni storici) che avevano portato migliaia di preferenze a lasciare il partito che a seguito di queste uscite si è ritrovato a perdere, rispetto alle regionali, 6000 voti in provincia e 2600 a Reggio, segno tangibile che la politica fatta in stile, a Reggio il partito sono io, ha fallito miseramente; i militanti così come i cittadini, vogliono partecipare, dire la loro, riunirsi, discutere.
Il circolo Antonino Scopelliti era nato per dare spazio a chi pur condividendole linee nazionali del Partito, poteva liberamente e autonomamente esprimere il proprio pensiero cercando di analizzare le situazioni politiche con obiettività e senso critico costruttivo.
Personalmente, come del resto anche i tesserati del circolo, non ho mai accettato di “spegnere il cervello” ed accettare passivamente, senza una discussione politica, quello che altri decidono, pur essendomi sempre trovato in linea con le politiche portate avanti dal mio partito e dal presidente Di Pietro.
La realtà locale però è cosa diversa e le scelte che sono state assunte alle ultime elezioni amministrative alla Provincia così come al Comune possono essere raccontate con verità di comodo in mille modi ma i risultati che hanno sortito nonchè l’immagine che ne è derivata al partito sono sotto gli occhi di tutti, senza contare il pessimo, a mio avviso, risultato in termini numerici.
In Italia dei Valori lascio un pezzo di cuore e tanti cari amici, il segretario nazionale della giovanile Rudi Russo, quello calabrese Francesco Bruno, il tesoriere nazionale Gian Marco Napoli, il segretario amministrativo Daniele Corso e tutti quei meravigliosi giovani con cui ho iniziato cinque anni fa, la cui indipendenza e libertà di pensiero spero costituiranno l’autentico cambiamento, anche all’interno dell’idv, che certamente necessita di tante cose tranne che di marionette asservite che cambiano idea a comando. Nonostante tutto continuo a ritenere Idv un partito formato da ottime persone,il Presidente Di Pietro, il sindaco De Magistris, l’on. Sonia Alfano, esponenti di cui ho apprezzato la rettitudine e la moralità; in Calabria desidero ringraziare gli on. De Masi e Talarico, il consigliere cosentino Franco Fasano, la responsabile sanità Lorella Massenzo, il sindaco di Laureana ed ex segretario provinciale Mimmo Ceravolo vero galantuomo della politica e tanti altri che ho avuto il privilegio di conoscere.
Certamente il mio impegno politico non si conclude qui continuerò a far politica come ho sempre fatto, nei quartieri , fra la gente, ascoltando e coinvolgendo persone capaci e desiderose di mettersi al servizio del bene comune, nell’interesse esclusivo della Città.
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