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«Il ministro Lorenzin imponga ai commissari Scura e Urbani di risolvere il gravissimo problema dei punti nascita nella provincia di Reggio Calabria».
Dopo aver presentato una specifica interrogazione, lo afferma in una nota la deputata M5s Dalila Nesci che spiega: «Dimenticando che per legge è il privato che integra il pubblico e non viceversa, i soliti commissari hanno assegnato decine di posti letto a due privati, Villa Aurora e Villa Elisa, per attività ben più comode e remunerative dei rispettivi punti nascita, conseguentemente soppressi. Così i commissari hanno caricato tutte le nascite sulle strutture pubbliche dei reggini Ospedali Riuniti, nonché degli ospedali di Locri e di Polistena, peraltro ignorando la legge sui turni e i riposi obbligatori del personale e i rischi del reparto pubblico di Reggio Calabria, che, come si legge negli atti, va adeguato da un punto di vista strutturale, impiantistico, organizzativo e tecnologico».
«C’è una situazione che scoppia, dunque, la quale – conclude Nesci – richiede responsabilità, giudizio e risposte immediate. La vicenda conferma l’ipocrisia assoluta del ministro della Salute sulle nascite in Calabria, per cui il governo non ha fatto nulla al fine di garantire sicurezza, serenità e dignità alle famiglie del territorio. Immobili, per ora, anche il solito governatore Oliverio e il silente sindaco di Reggio Calabria, Falcomatà, che guardano dall’alto l’insostenibile ingolfamento dei punti nascita pubblici della provincia reggina, sprovvisti di personale e mezzi adeguati».
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