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“Ringrazio la Fondazione Magna Grecia che dal 1986 si occupa di promuovere, in Italia e nel mondo, la tradizione civile, storica e scientifica della Magna Grecia, intesa non solo come conoscenza culturale o elemento di promozione e sviluppo del territorio, ma anche e soprattutto come riscoperta e consapevolezza per il Mezzogiorno, delle sue radici più profonde e della attualità formativa di quella esperienza nello sviluppo della civiltà occidentale, per aver scelto di svolgere le proprie attività anche a favore degli studenti delle scuole della nostra provincia”.
Così l’Assessore Provinciale alla Pubblica Istruzione Giovanni Calabrese in esito all’ultimo incontro istituzionale svoltosi con i rappresentanti della fondazione nell’ambito delle attività del progetto A SCUOLA DI MAGNA GRECIA finanziato interamente dal MIUR.
Il Progetto vede impegnati i giovani delle scuole medie superiori del territorio, coinvolgendoli in un un percorso di avvicinamento alle scienze mediche, astronomice e matematiche e naturali attraverso la conoscenza e l’approfondimento della storia della Magna Grecia e delle sue figure principali, come Pitagora, Alcmeone e Parmenide, ritenuti centrali allo sviluppo della cultura occidentale.
Tale concetto fu mirabolmente delineato da Giovanni Pugliese Carratelli, storico dell’Accademia dei Lincei” e massimo conoscitore della materia, in un dibattito organizzato dalla nostra Fondazione : “…La Magna Grecia, in particolare, ha visto svilupparsi grandi movimenti di pensiero, che nella cultura europea hanno segnato momenti decisivi per la filosofia, la religione e la scienza, la matematica e la medicina.
La scuola Pitagorica che Pitagora fondò a Crotone definì una dottrina e un “ordine” a cui sono debitrici di nuovi e geniali orientamenti proprio la matematica, l’astronomia, la medicina; in più, il modo di vivere e di studiare dei Pitagorici era illuminato da un’intima esperienza religiosa mai comunicata a profani. Nota ai non iniziati (e ai moderni) soltanto per discrete allusioni o per qualche accidentale cognizione, quella dottrina va probabilmente identificata con l’Orfismo, di cui è difficile riconoscere i lineamenti autentici nella congerie di dati più o meno corretti, di interpretazioni e di invenzioni che la storiografia classica ha trasmesso.
Si intravede tuttavia, grazie specialmente a Platone, che sentì la suggestione del magistero pitagorico, la dominante presenza di un problema che fu posto in termini nuovi per il mondo greco non meno che per quello del vicino Oriente: il problema dei limiti e fini dell’esperienza umana, di là dalla vita terrena, in una ricerca dell’eterno attraverso lo studio della razionale armonia propria del cosmo come del microcosmo.
Movendo dal Pitagorismo, Parmenide formulò la dottrina fondamentale degli Eleati, il principio che “l’essere è, e non è possibile che non sia”: e fece compiere alla filosofia un nuovo decisivo progresso, ampliando in ontologia la speculazione cosmologica e facendo oggetto d’indagine l’opinione, la doxa. Un medico contemporaneo e seguace di Pitagora, Alcmeone di Crotone, avvertì per primo l’esigenza di una ricerca propriamente scientifica, ben distinguendo i suoi termini e modi dalle astrazioni delle scuole ioniche sulla natura; e aprì così la via al geniale Ippocrate di Cos, che diede nuovo fondamento non solo alla medicina, ma alla scienza greca in generale”.
Il progetto della Fondazione Magna Grecia, in collaborazione con le scuole medie superiori della Provincia di Reggio Calabria, lancerà a breve un concorso annuale di project work, premiando il lavoro più originale ed innovativo realizzato da gruppi di studenti in gara tra loro. Strumento fondamentale per la gestione dell’iniziativa sarà la piattaforma on line ospitata sul sito web della Fondazione stessa che attraverso un linguaggio semplice ed accattivante e l’uso di moderne applicazioni per il web, servirà sia da introduzione al mondo della Magna Grecia che da guida per il contest e la premiazione dei lavori.
Obiettivi di questo fase di attività sarà quello di avvicinare gli studenti alla storia e alle scienze, fornire loro gli strumenti di conoscenza delle origini di tali importanti studi dell’uomo moderno nei campi della medicina, astronomia e matematica, rendendoli consapevoli della provenienza della nostra cultura con spirito innovativo e con la volontà di rendere attuale ed interessante l’approccio a materie che spesso sono considerate “difficili” o peggio “lontane”.
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