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Durante la fase organizzativa della manifestazione indetta per il 25 di febbraio a Reggio Calabria, contro le politiche del governo Monti e in solidarietà al movimento No Tav, promossa insieme a diverse altre realtà reggine, veniamo a sapere che il Comune di Reggio Calabria ha regolamentato l’attività di volantinaggio, senza distinzioni tra pubblicità commerciali e diffusione a scopo politico.
Certo è condivisibile pensare al decoro della città, a impedire che aumenti il numero delle cartacce gettate a terra, soprattutto in un periodo in cui gli addetti alla raccolta di rifiuti vengono pagati a singhiozzo, ma impedire la diffusione e la propaganda delle idee, diritto sancito in quella Carta Costituzionale che tentano continuamente di fare apparire come carta straccia, sembra quasi impossibile…
A causa di questa ordinanza, viene posto perciò il problema della richiesta al Sindaco per volantinare e informare la città sui perché di questa manifestazione; noi storciamo un po’ il naso, la cosa ci sembra assurda, ma quando si vuole costruire collettivamente assieme ad altri soggetti, a volte è necessario venirsi incontro, così alla fine acconsentiamo, convinti che sia solo un passaggio formale.
Stampiamo i volantini, siamo pronti alla distribuzione, quando veniamo informati che la nostra richiesta non è stata accettata: non possiamo volantinare!
A chi forse ancora spera di farsi chiamare podestà, a chi è convinto di poter gestire la città a suo uso e consumo, non è bastata la batosta presa dal sindaco Alemanno che si è visto bocciare sonoramente dal Tar le sue ordinanze per impedire le manifestazioni a Roma. A chi, con puerili scuse, vuole limitare l’agibilità politica, imporre il silenzio in una città dalle mille emergenze, noi diciamo che pomeriggio saremo sul Corso Garibaldi a volantinare: che vengano a fermarci!
c.s.o.a. “Angelina Cartella”
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