Reggio Calabria, Cordì parla di “Realismo Meridiano”

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Si è svolta lunedì 6 luglio, presso il Chiostro di San Giorgio al Corso di Reggio Calabria, la presentazione del saggio “Realismo Meridiano” di Gianfranco Cordì (Disoblio Edizioni), promossa dal Centro Internazionale Scrittori della Calabria, alla quale hanno partecipato: Emilia Serranò (già Docente di Filosofia), Rosita Loreley Borruto (Presidente CIS Calabria), Mattia Milea (Università per Mediatori linguistici di Catona), Franco Iaria (Saggista), Rosaria Catanoso (Ricercatrice Università di Messina), Salvatore Bellantone (Editore), Gianfranco Cordì (Autore del saggio).
Dopo i saluti iniziali di Rosita Loreley Borruto, Emialia Serranò ha condotto i lavori, chiarendo come il nuovo saggio di Gianfranco Cordì sia una nuova posizione filosofica che, riallacciandosi al Nuovo Realismo di Maurizio Ferraris, pone l’attenzione sulla realtà a partire dal Mezzogiorno e verso Il Mezzogiorno.
Le tracce di questo avvicinamento a una nuova visione delle cose, ha chiarito Mattia Milea, sono ravvisabili già nell’opera Eccomi qua, dove Gianfranco Cordì passa poeticamente in rassegna il pensiero di alcuni celebri autori fedeli al realismo come Cartesio, Althusser, Baudrillard, Marx, Gorgia e Democrito, i cui influssi vanno a confluire nella sua nuova opera, Realismo Meridiano.
Il nuovo libro di Gianfranco Cordì, ha detto Franco Iaria, è l’aprirsi di una nuova finestra sulla realtà, che non si spalanca ancora tutta ma dalla quale è possibile cominciare a sbirciare come stanno le cose, delle quali, come ha spiegato Rosaria Catanoso citando Aristotele, non si può prescindere.
Salvatore Bellantone ha evidenziato come Realismo Meridiano sia un testo importante perché getta le basi di una nuova corrente filosofica che nasce a Meridione e a Regio Calabria con lo scopo di lanciare una retroguardia dell’avanguardia che si occupi dei problemi del nostro tempo, mettendo in primo piano, appunto, un’indagine serrata e su tutti i fronti del Meridione d’Italia e del Sud del Mondo.
Gianfranco Cordì ha chiarito quanto sia importante partire dai fatti per operare una decostruzione e una ricostruzione di ciò che sappiamo, mediante l’uso delle facoltà razionali e delle scienze tutte, dopodiché ha accolto e risposto ai vari interrogativi proposti dai presenti, interessatissimi di capire quali connotazioni assuma un modo di pensare che dà la priorità ai fatti rispetto alle interpretazioni.
Accesa, infine, la lanterna della Disoblio, è stata, una serata molto partecipata e importante per la città di Reggio Calabria, nella quale comincia a radicarsi e a diffondersi questo nuovo modo di pensare, tutto Meridionale, che evoca già l’alba di una nuova stagione filosofica nella quale il Mezzogiorno fa da Meridiano di riferimento per tutti gli altri che attraversano il pianeta e le nostre teste.

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Author: francesca

autore e collaboratore di ntacalabria.it

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