Questo post é stato letto 28020 volte!
L’ondata di maltempo che si è abbattuta sulla provincia di Reggio Calabria nel periodo dal 28 febbraio 8 marzo 2011 ha provocato ingenti danni: danni alle colture ed alle strutture agricole, sistemazioni agrarie (terrazzamenti, muri di contenimento, canali di scolo) danneggiate, distruzione della viabilità interpoderale e poderale, esondazioni di fiumi e torrenti con conseguente allagamento delle campagne (torrente Budello e Mesima), gelate nei comuni del basso jonio, ed inoltre danni gravi alle principali vie di accesso ai centri abitati.
E’ quanto emerge da un bilancio della Coldiretti sugli effetti degli eventi calamitosi che hanno colpito città, paesi e campagne di tutta la provincia reggina.
Una situazione che sta diventando purtroppo sempre più consueta. Lo spopolamento delle zone marginali, il progressivo abbandono del territorio e il rapido processo di urbanizzazione spesso incontrollata non è stato accompagnato da un adeguamento della rete di scolo delle acque e sarebbe ora necessario intervenire per invertire una tendenza che mette a rischio la sicurezza idrogeologica dell’intero comprensorio, specie ora che è ulteriormente aggravata dai cambiamenti climatici in atto che si manifestano con una maggiore frequenza con cui si verificano eventi estremi, sfasamenti stagionali, maggior numero di giorni consecutivi con temperature estive elevate, aumento delle temperature estive e una modificazione della distribuzione delle piogge.
E’ stato interessato dall’evento (con danni diversi) tutto il territorio provinciale. I danni arrecati sono notevoli, un’agricoltura già in ginocchio per la crisi del settore, è stata ulteriormente mortificata dall’evento calamitoso che dalle prime stime ha arrecato danni ingenti, difficilmente sopportabili dalle imprese agricole già in difficoltà.
La Coldiretti, ha indirizzato al Presidente della Provincia, all’Assessore all’Agricoltura e all’Assessore all’Ambiente, la richiesta di interventi immediati per risolvere i problemi di viabilità in tutto il comprensorio e di di accesso ai fondi agricoli. Con la stessa missiva a firma del presidente Francesco Saccà è stata richiesta l’effettuazione dei sopralluoghi per quantificare i danni ed attuare tutte le procedure previste per il riconoscimento dello stato di calamità a favore delle imprese agricole danneggiate.
Questo post é stato letto 28020 volte!