Reggio Calabria, confiscati beni a fratello pentito Lo Giudice

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Senza soluzione di continuità è l’attività della Questura di Reggio Calabria finalizzata al sequestro ed alla confisca dei beni alla criminalità organizzata e da essa illecitamente acquisiti.

In tale contesto, personale della Divisione Anticrimine, ha eseguito il decreto di confisca, per svariati milioni di euro, emesso dal Tribunale di Reggio Calabria, Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti di:

  • LO GIUDICE Luciano, nato a Reggio Calabria il 19.07.1974 ed ivi residente.

         Come si ricorderà, il procedimento di prevenzione trae origine da ben tre proposte di sequestro e confisca beni rientranti nella sua diretta ed indiretta disponibilità ritenendo sussistenti gli indizi di pericolosità sociale qualificata e di sproporzione reddituale, presentate dal Questore di Reggio Calabria negli anni 2010 e 2011. Il procedimento è fondato sulle risultanze investigative del proc. pen. n.2478/07 della locale DDA e dall’emissione a carico del Lo Giudice nel 2009 e 2010 di più ordinanze di custodia cautelare per i delitti di intestazione fittizia di beni, usura, esercizio abusivo del credito estorsione continuata, e di associazione a delinquere di stampo mafioso.

In particolare, le risultanze giudiziarie, hanno evidenziato che Luciano Lo Giudice, in concorso con il fratello Antonio, forniva un costante contributo alla vita dell’omonima cosca di ‘ndrangheta operante in Reggio Calabria e zone limitrofe, reperendo somme di denaro e gestendo attività commerciali (anche fittiziamente intestate a compiacenti prestanome) nell’interesse della cosca, pianificando delitti fine – contro l’incolumità personale e contro il patrimonio, con l’uso delle armi. Si ricorda altresì, come nei confronti di Luciano Lo Giudice, il GIP del Tribunale di Catanzaro, emetteva nel marzo di quest’anno, decreto di giudizio immediato, per i fatti criminosi relativi agli attentati commessi nel 2010 ai danni degli Uffici della Procura Generale della Repubblica di Reggio Calabria, del Procuratore Generale della Repubblica pressola Corted’Appello di Reggio Calabria e del Procuratore Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria.

         L’odierna operazione di confisca beni, rappresenta una conferma della bontà delle indagini patrimoniali, condotte dall’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Polizia Anticrimine, che hanno evidenziato un “nodo” inestricabile tra usura, attività imprenditoriali ed intestazione fittizia: il prestito usuraio costituiva l’occasione per l’accaparramento ed il dominio di attività economiche, le quali a loro volta rappresentavano sia il volano per incrementare l’attività illecita dell’usura che lo strumento per il controllo mafioso del mercato economico della città; l’intestazione fittizia costituiva il rimedio contro possibili rischi di ablazione del patrimonio così accumulato. Il Lo Giudice, in virtù della appartenenza al sodalizio mafioso, era così riuscito ad accumulare un ingente capitale, sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, che costituiscono il reimpiego di proventi illeciti perché acquistati con le risorse illecite della cosca o da quest’ultima ricevuti a titolo di compenso per l’opera prestata.

Il Tribunale – Sez. Mis. Prev. di Reggio Calabria – accogliendo le suddette risultanze investigative, ha emesso il provvedimento di confisca dei seguenti beni:

  • 08 immobili siti in Reggio Calabria;
  • patrimonio aziendale della ditta individuale denominata “Peccati di Gola di Mogavero Vincenza”con sede in Reggio Calabria;
  • patrimonio aziendale della ditta individuale denominata “Peccati di Gola di Lo Giudice Luciano”con sede in Reggio Calabria;
  • patrimonio aziendale del ramo di azienda, esercitante attività di commercio al minuto di prodotti ittici, facente parte del patrimonio aziendale della società “Norfish srl” con sede in Reggio Calabria;
  • patrimonio aziendale del ramo di azienda, esercitante attività di produzione gastronomica, facente parte del patrimonio aziendale dell’impresa individuale denominata “Smile di Ieracitano Angelica Consolata” con sede in Reggio Calabria ;
  • intero capitale sociale e patrimonio aziendale della s.n.c. “Nautica Spanò di Spanò Pasquale & C s.n.c.”, esercente attività di costruzione di imbarcazioni da diporto, con sede in Reggio Calabria;
  • patrimonio aziendale e quote sociali formalmente intestate a Cricrì Giuseppe della S.R.L. “Ambrosiana Motori s.r.l.”, esercente attività di commercio all’ingrosso ed al dettaglio di auto e moto nuove ed usate, con sede in Milano;
  • patrimonio aziendale della ditta individuale denominata “Legnami Zoccali di Enrico Arillotta”, con sede a Reggio Calabria fraz. S.Gregorio;
  • intero capitale sociale e patrimonio aziendale della Società denominata “Zeta Legno s.r.l.”, con sede in Reggio Calabria;
  • intero capitale sociale e patrimonio aziendale della srl “Caffè Garibaldi srl”, con sede in Reggio Calabria;
  •  intero capitale sociale e patrimonio aziendale della s.a.s. “Caffè Garibaldi di Enacopol Beatrice e C.”, con sede in Reggio Calabria;

Beni mobili, Conti correnti e polizze assicurative.

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Author: Cristina

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