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Nell’ambito degli Incontri organizzati dal CIS (Centro Internazionale Scrittori della Calabria) Mercoledì 24 Agosto 2011, alle ore 21,00 nel Chiostro San Giorgio al Corso a Reggio Calabria, il prof. Pasquale Amato – Storico e Docente di Storia Contemporanea nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Messina e nell’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria – terrà una Conferenza su “UMBERTO ZANOTTI BIANCO: UN GRANDE REGGINO ADOTTIVO”.
Nato a Creta nel 1889 da padre piemontese e madre inglese, Umberto Zanotti Bianco scese a Reggio Calabria nei primi giorni del gennaio 1909 assieme ad altri giovani del Nord per prestare soccorso dopo il catastrofico terremoto del 28 dicembre 1908.
Ma, al contrario dei suoi compagni, decise di restare a Reggio per dedicare tutta la sua vita a un grande impegno meridionalista. Un impegno denso di significati culturali, umanitari e sociali e ricco di risultati concreti, ancora oggi presenti nell’intero Sud d’Italia, ma in particolare a Reggio Calabria e nella sua provincia.
I suoi interventi spaziarono in svariati settori: dall’istruzione (asili e scuole, elementari, ambulanti e serali per gli analfabeti) alla sanità (ambulatori, laboratori diagnostici, colonie montane preventive), dalla cultura popolare (Università Popolari, Biblioteche stabili e ambulanti) alla cultura della memoria storica (archeologia, inchieste economiche e sociologiche, recuperi e restauri di beni artistici e culturali), dalla formazione professionale (Scuole e Laboratori) all’economia (sostegno a Cooperative e alla commercializzazione di prodotti tipici).
Fra tutti gli interventi di cui ha lasciato un segno indelebile spicca la vittoriosa vicenda in cui affiancò Paolo Orsi nella progettazione e realizzazione del Museo Archeologico Nazionale della Magna Grecia di Reggio. Il suo edificio, progettato da Marcello Piacentini, fu il primo al mondo pensato come struttura museale ed oggi è sede di quattro tesori della scultura greca del V secolo a.C. unici al mondo: i Bronzi di Riace e i Bronzi di Porticello.
Non sempre è stato ricordato per quanto ha fatto e meritato. Pasquale Amato è il suo più attento biografo e nel contempo si batte da anni perché la sua lezione di vita e le sue realizzazioni siano considerate nella loro giusta misura e nel loro giusto valore. Anche il grande meridionalista anglo-piemontese (deceduto a Roma nel 1963) è stato avvolto nell’oblio dalla comunità cui ha dedicato l’intera vita. Ed una società che non sa rispettare la propria memoria è destinata a essere più debole e fragile di quanto già lo sia. Proprio per questi motivi la Conferenza di Amato si preannuncia come un Evento Culturale di grande rilievo.
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