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Si è concluso il percorso formativo per volontari penitenziari dal titolo “Da Esclusi a Cittadini” promosso dal Centro Servizi al Volontariato dei Due Mari di Reggio Calabria in collaborazione con la Caritas Diocesana Reggio Calabria – Bova, la Conferenza Regionale Volontariato Giustizia, il SEAC (coordinamento enti e associazioni di volontariato penitenziario), la direzione degli istituti penitenziari di Reggio Calabria ed Arghillà e i cappellani degli stessi istituti.
In un momento in cui il sistema carcerario versa in una condizione di permanente emergenza a causa del sovraffollamento, delle condizioni delle strutture penitenziarie, nonché della stessa insufficienza dei percorsi di recupero e di reinserimento sociale, il volontariato è chiamato a svolgere un ruolo primario, per restituire quell’umanità e quel rispetto di cui molto spesso la detenzione priva.
In risposta a questa urgenza si è inserita l’iniziativa del CSV volta a promuovere e incentivare il volontariato negli istituti penitenziari e pensata anche in continuità con il percorso sperimentale di Giustizia Riparativa che il CSV ha avviato, ad inizio del 2014, in collaborazione con l’Uepe.
L’attività formativa è stata accolta con molto entusiasmo e ha registrato una grande partecipazione. Più di cento gli iscritti, ottantatre coloro che hanno partecipato fattivamente al percorso. Alcuni di questi già volontari presso gli istituti penitenziari hanno colto la possibilità per perfezionare le proprie competenze e approfondire le proprie conoscenze sulle tematiche proposte.
Altri invece si sono accostati per la prima volta alla realtà del carcere. Per questi il percorso si è rivelato una preziosa occasione per scoprire la propria attitudine a questo tipo di servizio e per acquisire strumenti e competenze adeguati per lo svolgimento dello stesso.
In questo percorso si sono alternate figure istituzionali, educatori, cappellani, volontari del carcere, nonché esperti delle dinamiche relazionali.
Il percorso ha avuto inizio il 30 settembre con un incontro pubblico, cui hanno partecipato Mons. Antonino Iachino, sacerdote della diocesi Reggio Bova, Stefano Musolino, sostituto procuratore DDA e Maria Carmela Longo, direttrice della Casa Circondariale di Reggio che hanno raccontato della situazione attuale delle carceri e della giustizia e sottolineato l’importanza e il valore del mondo del volontariato nel recupero sociale del detenuto e nell’accompagnamento alla famiglia.
Un primo momento di introduzione all’ordinamento penitenziario e alle regole del carcere è stato guidato da Emanuele Genovese, Presidente Camera Penale, Romolo Pani, direttore della casa circondariale di Palmi e Domenico Paino, Comandante della Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Locri.
Poi è stata la volta di due incontri dedicati ad attività laboratoriali, momenti di lavoro particolarmente apprezzati dai corsisti, che si sono potuti mettere in gioco confrontandosi con le proprie capacità comunicative e di ascolto e le varie fasi della relazione di aiuto. Entrambi gli incontri sono stati condotti da Giuseppe Pericone, Direttore del CSV dei Due Mari e Anna Rossi, dello staff del CSV.
A don Silvio Mesiti, Cappellano della Casa Circondariale di Palmi e a Daniela Calzelunghe, Direttrice dell’Ufficio Esecuzione Penale Esterna è stato affidato il tema della famiglia del detenuto.
Alberto Mammolenti, Presidente Conferenza Regionale Volontariato Giustizia per la Calabria, Emilio Campolo, Educatore Casa Circondariale di Reggio Calabria, don Francesco Megale e don Giacomo D’Anna, cappellani rispettivamente del carcere di Arghillà e di Reggio Calabria, hanno fatto da padroni di casa presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria, raccontando le proprie esperienze come volontari, come educatori e assistenti spirituali, mettendo in luce la necessaria sinergia e collaborazione tra le varie figure che si occupano del detenuto.
A tirare le somme di questo breve ma intenso percorso, sono intervenuti Don Marco Scordo, nella qualità di padrone di casa dei locali sede del corso, Francesco Cosentini, Coordinatore Regionale SEAC Calabria, Maria Carmela Longo, don Nino Pangallo, Direttore della Caritas Diocesana, Daniela De Blasio, consigliera di parità, Domenico Speranza educatore del carcere di Arghillà e Mario Nasone, presidente CSV dei Due Mari.
Alla fine del percorso formativo, sviluppatosi in otto appuntamenti, oltre ai venti volontari già impegnati nelle diverse strutture carcerarie della provincia, sono state registrate una cinquantina di nuove disponibilità ad un impegno concreto di volontariato in ambito carcerario. Un risultato, come commenta Mario Nasone, che è andato ben oltre le previsioni degli organizzatori. Tutti gli aspiranti volontari, ora, verranno seguiti e ulteriormente accompagnati dalle figure istituzionali.
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