Reggio Calabria, cinque arresti dei Carabinieri

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I Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria, durante un servizio di controllo straordinario del territorio nel quartiere “Gebbione” e nelle frazioni Gallico ed Archi, hanno arrestato cinque persone e hanno sequestrato oltre 2 Kg di sostanza stupefacente del tipo marijuana.

L’operazione è scattata alle prime luci dell’alba e ha visto impiegati nelle zone indicate decine di pattuglie. Numerose le perquisizioni personali, veicolari e domiciliari effettuate, sono stati intensificati, inoltre, i controlli delle persone sottoposte a misure restrittive alternative al carcere.

A seguito delle attività poste in essere i militari della Stazione Carabinieri di Rione Modena sono riusciti ad individuare e trarre in arresto all’interno dell’abitazione dell’anziana madre, Caccamo Saverio, settantaduenne di Reggio Calabria, colpito da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale di Reggio Calabria nel settembre 2013.

L’uomo è stato condannato per il reato di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, reato commesso a Reggio Calabria nel 2005 e per il quale dovrà scontare una pena alla reclusione a quattro anni e quattro mesi. Gli stessi militari della Stazione di Rione Modena nel corso delle perquisizioni domiciliari effettuate sono riusciti a rinvenire oltre due chilogrammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana all’interno di un appartamento.

Per questo motivo con l’accusa di detenzione illecita di sostanza stupefacente è stata arrestata un’intera famiglia composta da B.R., cinquantasettenne di Reggio Calabria, impiegato, dalla moglie B.M., cinquantaseienne di Reggio Calabria, casalinga, e dalla figlia B.S., ventisettenne, studentessa.  Nell’ambito della stessa operazione i Carabinieri della Stazione di Gallico hanno tratto in arresto un giovane del posto ritenuto responsabile del tentato omicidio di una ragazza, verificatosi sulla strada di scorrimento veloce Gallico-Gambarie, nell’aprile del 2011.

Il giovane deve scontare la pena detentiva residua di sei anni e sei mesi di reclusione. Ad Archi i militari della Stazione Carabinieri, hanno rinvenuto all’interno di una cassetta postale aperta, una pistola di fabbricazione serba, completa di caricatore. I militari stanno svolgendo le necessarie indagini al fine di identificare il proprietario dell’arma.

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